Sulla strage di migranti sguazzano la sinistra, Soumahoro e le Ong: “Colpa della Meloni”

26 Feb 2023 18:35 - di Luca Maurelli

“Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”, era stata la frase finale della nota del premier Giorgia Meloni, subito dopo l’arrivo della notizia sulla strage di migranti nelle acque del Crotonese, non senza aver manifestato dolore, cordoglio e rabbia contro gli scafisti, artefici dell’ennesima tragedia del mare. Peccato che “chi specula” sulle disgrazie dei migranti, per portare acqua al proprio mulino politico (e magari qualche elettore ai gazebo delle primarie) si fosse già messo in azione. Con parole, come al solito, inopportune, almeno con o cadaveri ancora caldi sulla spiaggia. Parole da “sciacalli”, che accusano il governo Meloni per quella tragedia che purtroppo, nelle stesse modalità, si ripete da anni con tutti i governi, nell’indifferenza dell’Europa, a dispetto delle Ong e stavolta non sulla solita tratta nordafricana, ma in arrivo dalla Turchia, dove i controlli agli “imbarchi” sono saltati a causa del devastante terremoto.

Migranti, le parole fuori luogo della sinistra e delle Ong

“Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un ‘carico residuale’ vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati”, ha scritto su Twitter il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni,  poco dopo l’arrivo delle prime immagini dei morti sulla spiaggia vicino Crotone.
Parole inaccettabili alle quali si uniscono subito le Ong, che ne approfittano per “vendicarsi” delle misure restrittive imposte dal governo Meloni: “Piantedosi dice ’bloccare le partenze’.  Meloni dice ’vite stroncate dai trafficanti’. Ma loro sono corresponsabili. Loro bloccano i soccorsi, criminalizzano chi salva vite e non hanno nulla da proporre, né corridoi umanitari né una missione di soccorso europea, a donne, uomini e bambini. Li vogliono condannare o a morire in mare o nei lager libici. Hanno difeso i confini. Ora saranno soddisfatti”, dice Luca Casarini dell’Ong Mediterranea Saving Humans. E il Verde Angelo Bonelli, quello che ha portato Souhamoro in Parlamento, si unisce al coro degli speculatori politici. “Dico alla premier Meloni, che è criminale non garantire i salvataggi a mare o addirittura impedirli e criminalizzare chi fa i salvataggi. E’ criminale un decreto che sequestra e multa le navi delle Ong che salvano le persone in mare”.

Rispunta anche Soumahoro: “Vergogna…”

Anche il “reietto” della sinistra, il benefattore dei migranti che aveva messo su, con moglie e suocera, un business su cui indaga la magistratura, rispunta per polemizzare. “Sono profondamente addolorato per le vittime del naufragio, tra loro purtroppo ci sono anche diversi bambini. Esprimo le mie più sentite condoglianze e la mia vicinanza ai loro familiari”, lo dichiara il deputato Aboubakar Soumahoro commentando la tragedia che ha coinvolto il barcone di naufraghi.

Il Pd, nel giorno delle Primarie, non rinuncia alla polemica

Più cauti, ma comunque polemici, i toni usati dagli esponenti del Pd nel giorno della tragedia di Steccato di Cutro. Laura Boldrini, ovviamente, è in prima linea. “Decine di morti in mezzo al mare, forse più di cento, al largo delle acque di Crotone. Cordoglio per i familiari delle vittime di questa immensa tragedia. Il governo ci ripensi: pattugliamento europeo e nessun ostacolo alle Ong. Così si evitano disgrazie come queste”, scrive sui social la deputata del Partito Democratico. “Provo un dolore profondo per la tragedia avvenuta nel Mar Jonio, l’ennesima strage annunciata. Salvare le vite in mare non può diventare un percorso ostacolato con ogni mezzo da un governo che attua delle politiche disumane. Fare la guerra alle ONG è una scelta assurda: mettiamo in campo ogni mezzo per garantire che nessuno rischi più la vita per raggiungere il nostro paese”, scrive in una nota la deputata del Pd, Rachele Scarpa. Poi parla anche Enrico Letta: “Una giornata drammatica, l’ennesima. Esprimo tutto il cordoglio possibile per questo dramma. Bisogna fermare questa strage del mare, bisogna che ci siano politiche europee e nazionali. C’e’ bisogno di rendere possibile che tutti coloro che possono fermare le stragi in mare, dalle autorità pubbliche alle Ong, possano farlo. Questa tragedia non puo’ rimanere senza una risposta a livello politico e istituzionale”, dice il segretario uscente del Pd.

Fratelli d’Italia: “Sciacallare sulle tragedie non serve”

“Potremmo ricordare le due immani tragedie di Lampedusa del 2013 e 2015, quando a guidare il Governo c’era il Pd, a chi oggi coglie l’occasione per speculare sui fatti di Cutro”, è il commento di Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Assumere atteggiamenti di sciacallaggio – aggiunge – dovrebbe essere compito delle forze politiche marginali, non di chi si dichiara responsabile. Il 2013 Presidente del Consiglio era proprio Enrico Letta, ancora adesso segretario nazionale del Pd”. “Solo il ‘Piano Mattei ‘ – prosegue Antoniozzi -, annunciato da Meloni, può dare una svolta, e solo un’unità di intenti su un fenomeno globale può aiutare ad affrontare un problema di questa portata”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *