Scandalo mascherine, schiaffo a Zingaretti: la Corte dei Conti certifica: “11,7 milioni di danno erariale”
Il procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Pio Silvestri, cita il caso delle mascherine fantasma della regione Lazio come caso di cattiva gestione degli appalti pubblici. Ne ha parlato alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 che si è svolta a Roma venerdì 24 febbraio, specificando che si è trattato di “11 milioni di danno erariale”. Il caso degli affidamenti effettuati durante i difficili mesi del lockdown nel 2020 torna alla ribalta con la parola fine: “Fine a una delle pagone più buie della nostra Regione”, afferma Chiara Colosimo, parlamentare di FdI. Un caso che ha coinvolto da vicino la Regione Lazio allora retta dal presidente Nicola Zingaretti. Un caso su cui ormai da tempo indaga la Procura della Corte dei Conti.
Scandalo mascherine nel Lazio: “Incauto affidamento”. “Tardiva denuncia”
“Venendo al tema degli appalti pubblici bisogna certamente segnalare la vicenda, risalente alla prima fase dell’emergenza pandemica, di danno a carico della Regione Lazio a seguito dell’incauto affidamento di 3 forniture di mascherine anti-Covid: per un totale di 9,5 milioni di pezzi ad una piccola società in difficoltà finanziarie e poi fallita”, ha affermato il procuratore della Corte dei Conti: “La fattispecie è caratterizzata dalla tardiva denuncia della sottrazione degli importi versati in anticipo dall’amministrazione. Con atto di citazione il danno patito dalla Regione Lazio è stato quantificato con riguardo all’anticipo versato alla società affidataria e non recuperato per un importo di 11.776.662,20 di euro”. Parole tombali sulla vicenda di cui era parte in causa Zingaretti. Che aveva sempre negato le irregolarità nella provedura seguita.
Scandalo mascherine, Colosimo e Corrotti: “Danno erariale e morale”
“Il procuratore regionale presso la Corte dei Conti, Pio Silvestri, mette una parola definitiva sulla vicenda dello scandalo delle mascherine acquistate dalla giunta Zingaretti. Una vicenda dai contorni oscuri, che rappresenta una delle pagine più buie della nostra regione”, afferma la Colosimo. “Un danno sì quantificabile dal punto di vista economico nella cifra monstre di 11 milioni e 776mila euro; ma ancora oggi incalcolabile dal punto di vista sociale, morale ed etico. Una danno che è una ferita aperta sulla pelle dei cittadini”.
FdI: Una delle pagine più buie della Regione Lazio
Fratelli d’Italia ha da sempre segnalato i contorni opachi della vicenda. Ma “hanno cercato in tutti i modi di infangare questa battaglia. Una maggioranza di centrosinistra compatta e pronta a tutto pur di difendere l’operato del ticket Zingaretti/Leodori. Oggi, la Corte sancisce quello che è la realtà. La ‘tardiva denuncia’ fa il paio con le tardive ammissioni: restano solo l’amarezza del danno e la soddisfazione di ‘aver cacciato i mercanti dal tempio’ delle istituzioni”. “Ciò che più preoccupa”, aggiunge Laura Corrotti, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, “sono i danni causati, in tutto questo tempo, alle casse regionali: una gestione, quella della sinistra, influenzata dall’arroganza e dallo sperpero di denaro pubblico”.