Mattarella: “Nulla del genere dalla Seconda guerra mondiale. Ora i popoli lavorino per pace”
“Oggi è un giorno particolare, si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra per conquistare territori o per annetterlo dagli eventi drammatici della Seconda guerra mondiale“. Così Sergio Mattarella a un anno dallo scoppio del conflitto dopo l’attacco di Mosca, in occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna degli attestati d’onore ai nuovi Alfieri della Repubblica.
Mattarella: mai visto un attacco simile dalla Seconda guerra mondiale
“La pace – ha detto ancora il capo dello Stato – richiede una grande opera per ripristinarla. Ma la pace non è solo frutto degli accordi tra i governi, la pace è frutto dei sentimenti dei popoli”. Nel corso del suo intervento al Quirinale ha voluto sottolineare che “l’ambito internazionale non è separato da quello nazionale, C’è una reciproca influenza tra come si vive dentro la comunità nazionale e in quella internazionale”.
La pace si costruisce anche attraverso i sentimenti dei popoli
Poi Mattarella ha citato l’esperienza di Hans e Sophie Scholl della Rosa Bianca. Il gruppo di giovani che volle opporsi alla dittatura nazista con la non violenza e per questo fu perseguitato.
E i cui principali componenti vennero arrestati, processati e condannati a morte. Il capo dello Stato ha ricordato chi si opponeva a “comportamenti aggressivi”: “ragazzi poco più che ventenni” che rifiutarono la “pratica della violenza con messaggi, opuscoli e scritti”. “Pagarono con la vita”, ha detto, “seminando per il futuro. Da qui è nata l’Europa, che ha costruito una condizione di pace che è stata messa in pericolo”.Firenze, il Colle: “Non rispondere alla violenza, siamo un paese culla di civiltà”
Da un anno durissimo e interminabile la pace è stata posta in grave pericolo, ha detto Mattarella rivolgendosi ai giovani Alfieri della Repubblica. “Ora serve una grande opera per conseguirla, ripristinarla. Ma non è frutto solo di accordi tra i governi ma di sentimenti tra i popoli”. Poi il capo del governo ha voluto dedicare un passaggio del suo intervento ai fatti di Firenze con gli scontri violenti davanti al liceo Michelangiolo. Che da giorni riempiono le pagine dei quotidiani e imperversano sui social in una fitta rete di rimbalzi.
Meloni: l’amor patrio degli ucraina ha fatto fallire il piano di Putin
“Vi sono episodi di violenza nelle famiglie, nelle abitazioni, contro le donne, per strada, addirittura nei giorni scorsi anche davanti ad una scuola contro ragazzi. Sono episodi ai quali rispondere con comportamenti positivi”, ha scandito Mattarella. “Perché il nostro Paese ha sempre coltivato la civiltà”. In mattinata il premier Giorgia Meloni ha diffuso un videomessaggio sull’anniversario della guerra nel quale ha ribadito il fallimento del piano di Putin. Che proprio un anno fa si illudeva di conquistare velocemente Kiev e poter estendere la sua zona di influenza. “Ma non aveva fatto i conti con la resistenza del popolo ucraino, disposto a tutto per non perde la propria libertà. Il presidente russo non aveva considerato l’amor di patria dell’Ucraina. Alla quale il mondo libero è debitore“. Fine