Giurie di Sanremo, il Tar respinge il ricorso del Codacons. Ma l’associazione non molla

6 Feb 2023 18:15 - di Giorgia Castelli
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Diventa un caso la composizione delle giurie di Sanremo. Due giorni fa il Codacons ha presentato al Tar del Lazio un ricorso urgente contro la Rai sulla composizione della giuria demoscopica e di quella della sala stampa, tv radio e web. E oggi il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dell’associazione. Il presidente della IV sezione del Tar, Roberto Politi, ha ritenuto infatti «che non sussistano i presupposti per la concessione della tutela cautelare monocratica, poiché la controversia esula dalla giurisdizione del giudice amministrativo, essendo devoluta a quella dell’autorità giudiziaria ordinaria». Ma il Codacons ha subito presentato il ricorso d’appello al Consiglio di Stato, affinché si esprima sulla legittimità delle giurie individuate per decretare il vincitore del prossimo Festival di Sanremo.

Sanremo, che cosa chiede il Codacons

Ecco che cosa è accaduto. Il Codacons nel ricorso d’urgenza presentato due giorni fa ha chiesto di sospendere la giuria demoscopica del prossimo Festival di Sanremo e quella della sala stampa, tv, radio e web, per obbligare la Rai «ad una nuova nomina delle due giurie sulla base di criteri trasparenti e che garantiscano imparzialità e correttezza».

Nel ricorso dell’associazione, che l’Adnkronos ha visionato, si legge: «Nel Regolamento Sanremo 2023, con riferimento alla giuria Demoscopica, si legge unicamente il seguente assunto: “La Demoscopica è formata da trecento componenti selezionati che voteranno attraverso un’applicazione ad essi dedicata e realizzata per l’occasione“. Oltre a questo il nulla. Dunque non è dato sapere ai cittadini chi siano i 300 membri scelti di tale giuria e, soprattutto, attraverso quali criteri essi siano stati scelti. I consumatori che andranno a spendere dei soldi per votare con il televoto i propri artisti preferiti, non sanno se i propri voti possano essere vanificati da tale giuria […]».

Sui componenti della giuria

Per il Codacons dunque «è mancata la predeterminazione dei parametri per la corretta individuazione dei componenti di tale giuria, di guisa che il provvedimento di nomina potrebbe palesarsi illegittimo in quanto sottratto ad una effettiva verifica del rispetto dei suddetti principi di imparzialità, trasparenza e pluralismo. Sia il Tar, sia il Consiglio di Stato, hanno a più riprese chiarito che il provvedimento di nomina di componenti delle commissioni delle pubbliche amministrazioni, se non è preceduto dalla previa predeterminazione dei criteri per procedere alle nomine, è nullo».

Il ricorso di appello al Consiglio di Stato

Oggi dopo la sentenza del Tar, l’associazione si è nuovamente mossa. Il Codacons ora chiede, con la nuova istanza, ai giudici di Palazzo Spada di emettere un decreto per obbligare la Rai a depositare presso un notaio l’elenco con tutti i dati dei componenti delle giurie demoscopica e giuria della sala stampa, tv, radio e web «in modo che dopo si possa verificare l’esito e la trasparenza delle operazioni di voto». La decisione del Consiglio di Stato è attesa per domani.

“Ridateci Sanremo”

«Proprio le diverse giurie scelte per il Festival saranno oggetto di discussione all’interno del programma radiofonico “Ridateci Sanremo” organizzato dal Codacons assieme all’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi, diretta che si terrà in concomitanza con le ultime tre serate del festival e durante la quale telespettatori ed esperti di spettacoli e musica si confronteranno sulla gara e sull’intera manifestazione sanremese», fa sapere l’associazione.

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