Crosetto: “Sotto attacco degli anarchici è lo Stato, non il governo. La polemica va accantonata”

4 Feb 2023 12:44 - di Giovanni Pasero
Crosetto, anarchici, Stato

È lo Stato sotto attacco degli anarchici, non il governo. “Bisogna saper accantonare la polemica politica quando è lo Stato (non questo o quel governo) ad essere sotto attacco. La minaccia degli anarco-insurrezionalisti, che si stanno saldando con gruppi antagonisti e rimasugli del terrorismo, è alle Istituzioni democratiche”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un tweet.

Un appello al quale Carlo Calenda ha voluto replicare con un tweet polemico: “Infatti Guido. Ed è per cementare questa unità che Donzelli e Del Mastro vanno ripetendo che la sinistra si inchina ai mafiosi. L’unità si ottiene con il rispetto reciproco e l’uso attento e mai strumentale contro minoranze dei poteri dello Stato. Il contrario di ciò che avete fatto”.

Tajani parla di escalation contro lo Stato

“C’è un’escalation, un attacco contro lo Stato italiano, portato non solo all’interno dei confini nazionali, ma da un’internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro Paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commendando a margine dell’evento elettorale di Forza Italia a Milano, ricordando che è stato “innalzato il livello di sicurezza”. “Ora – ha aggiunto Tajani – bisogna lavorare per difendere lo stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico, dove chi commette un reato, dopo essere stato processato, deve essere condannato per aver commesso dei reati gravi, come è il caso del detenuto Cospito”.

Antoniozzi: “Sulla minaccia degli anarchici serve un fronte comune”

“Le parole del presidente Meloni sono sagge e opportune: la vicenda Cospito ha generato un attacco terroristico che deve vedere un fronte comune”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

“Chiediamo alle forze politiche di opposizione senso di responsabilità e una sinergia istituzionale nella difesa della democrazia dalle insidie di gruppi eversivi che quotidianamente stanno aggredendo la nostra nazione con minacce, violenza e linguaggi da anni settanta”, prosegue.

“Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia – aggiunge ancora Antoniozzi – hanno difeso non solo la misura del 41 bis, indispensabile contro mafiosi e criminali, ma anche l’indisponibilità assoluta dello Stato a essere interlocutore di chi usa l’eversione come mezzo di ricatto”.

 

 

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