Covid, repubblicani all’attacco: «Il Partito comunista cinese responsabile, le prove ci sono»

27 Feb 2023 10:42 - di Paolo Sturaro
partito comunista cinese

Il virus del Covid originato da una fuga in un laboratorio cinese. Per mesi e mesi il sospetto cresceva. Ora c’è una prima certezza. La dà il rapporto del Dipartimento dell’Energia statunitense, anche se con l’aggiunta della parola “probabile”. Sono durissime le prime reazioni. «Non importa che avevamo ragione. Quello che importa è che ora consideriamo responsabile il Partito comunista cinese in modo che non possa succedere più».   A parlare ora è il senatore Tom Cotton, uno dei tanti repubblicani che hanno sempre sostenuto la tesi del “lab leak”.

Covid, Partito comunista cinese “responsabile”

Il rapporto si basa su nuove informazioni di intelligence. La Casa Bianca è cauta, ribadisce che non ci sono risposte definitive alla domanda delle origini del virus. I repubblicani vogliono vederci chiaro e non fare sconti. Chiedono a gran voce un’azione urgente contro la Cina. E soprattutto rivendicano il fatto di avere ragione ad insistere sulla tesi, da molti bollata come complottista, della fuga di laboratorio. «Teoretici del complotto 100 – Media 0», sintetizza in un tweet Marjorie Taylor Greene, diventata un’esponente di punta della nuova maggioranza repubblicana alla Camera che ha creato una commissione di inchiesta sull’origine del Covid.

C’è sempre stato un grande sospetto…

«Il popolo americano si merita la piena verità sull’origine del Covid, nessun colpo di spugna. Presenterò una legge per rendere pubblici i rapporti dell’intelligence sul Covid», ha dichiarato il senatore repubblicano Josh Hawley.  Nel dibattito è intervenuto anche Mike Pompeo, ex segretario di Stato falco contro la Cina, chiedendo un’azione contro il Partito comunista cinese: «C’è sempre stata un’enorme quantità di prove sul fatto che il Wuhan coronavirus sia uscito da un laboratorio di Wuhan», ha detto il possibile candidato alla nomination repubblicana per il 2024. «Sono contento che il dipartimento dell’Energia abbia riconosciuto questa realtà, è da tempo l’ora che il Partito Comunista Cinese paghi».

 

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