Rocca parte all’attacco: “Ridarò dignità al Lazio. Su rifiuti e sanità situazione indecorosa” (video)

3 Gen 2023 14:11 - di Valter Delle Donne
Francesco Rocca

«Vogliamo restituire dignità ai cittadini del Lazio. Questa è una Regione ferma, che non ha fatto passi in avanti»: parte all’attacco la campagna elettorale di Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla Regione Lazio.

Nella sua prima uscita pubblica con il via ufficiale alla corsa al voto del 12-13 febbraio, Rocca sfodera la foga oratoria della sua brillante carriera da avvocato. «Quando sarò presidente, perché sarò presidente, riporterò il dialogo con le comunità, con i sindaci, con i cittadini». Si dice chiaramente preoccupato per i conti della Regione «il debito sta crescendo» e per l’emergenza sanità e rifiuti. «Oggi siamo tornati a dieci anni fa sulla sanità con liste di attesa interminabili». Nei pronto soccorso, ha ricordato Rocca, «ancora stiamo affrontando il problema barelle. Non stiamo parlando di grandi investimenti».

Francesco Rocca, l’incontro con la stampa al Palazzo Ripetta

L’ex presidente della Croce Rossa internazionale promette poi di dare centralità a Roma Capitale: «Deve essere la locomotiva di tutto il Lazio, io sarò il primo presidente della Regione che non si opporrà e sosterrà il governo perché vengano dati a Roma tutti i poteri che si merita, finisca l’alibi delle competenze e finalmente si dia centralità alla Capitale. Roma è una città trascurata e non se lo merita«. Smentite anche «le chiacchiere sulle divisioni del centrodestra. Intorno a me ho sentito da subito solo stima, affetto, simpatia». Rocca ha elencato i suoi punti guida: «La responsabilità sarà uno dei fari che guiderà la mia azione di governo». E ancora un impegno: «Non faremo le saponette, scivolando rispetto alle responsabilità. Sarà la responsabilità a guidarmi».

Altre parole guida del candidato di centrodestra sono «competenza, merito, trasparenza, e green: sarà una regione verde a misura del cittadino». Le domande dei giornalisti regalano i momenti più effervescenti. Rocca che da presidente della Croce rossa internazionale come si colloca nel centrodestra? L’avvocato romano liquida la questione in poche efficaci battute. «Non va confuso il tema dignità degli esseri umani con quello della pubblica sicurezza». E per essere più esplicito: «Non va confuso il tema dell’assistenza con il tema della sicurezza. Non si occupano le case», scandisce Rocca. I migranti? «Ogni Stato ha diritto di proteggere i suoi confini. Legalità e dignità devono marciare di pari passo, senza fare confusione».

Sul termovalorizzatore Pd schizofrenico

«Ogni essere umano va trattato con dignità» ricorda Rocca per poi riservare una coda polemica su come passa la comunicazione:.«Il primo governo che ha previsto la detenzione per i migranti irregolari è firmata Turco Napolitano». Non certo un governo di centrodestra. Proprio a riguardo della sua collocazione politica, l’ex presidente della Croce rossa ribadisce: «Se avessi trovato qualcosa di incompatibile nei programmi del centrodestra, non avrei messo la faccia».

Capitolo a parte per i cittadini del Lazio, il tanto discusso termovalorizzatore. «Il termovalorizzatore da solo non è la risposta», osserva il candidato di centrodestra. Il Lazio sulla differenziata sta facendo un disastro, è al 18mo posto. Lì c’è stata la solita schizofrenia del Pd. Il termovalorizzatore ha un problema. Quella strada è stata vincolata dalla Sovraintendenza. Lì la viabilità è chiusa. L’ubicazione del termovalorizatore è un problema.

Donzelli: “C’è bisogno di futuro, Rocca è l’uomo giusto per il centrodestra”

Al Palazzo di Ripetta mancavano solo i tre leader del centrodestra, Meloni, Salvini e Berlusconi  (ma quest’ultimo ha appena postato un messaggio social di sostegno). Ha aperto invece gli interventi, moderati dal direttore di Leggo Davide Desario, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, garantendo «il sostegno militante di Forza Italia. Lavoriamo sui punti chiave, sanità, trasporti, infrastrutture e crescita economica».

«C’è bisogno di futuro, c’è bisogno di un uomo come Francesco Rocca. Non solo un dirigente della Croce rossa ma un avvocato impegnato nella lotta alla mafia e un volontario impegnato in tante crisi internazionali», ha spiegato Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI. «Porteremo anche nel Lazio lo stesso buon governo e lo stesso cambio di marcia che abbiamo portato a livello nazionale: un governo compatto, serio e determinato».

«Dopo tanto immobilismo possiamo risollevare le sorti di questa regione. E attraverso la regione possiamo aiutare anche le sorti della Capitale. Rocca è la persona giusta per fare questo», ha aggiunto il segretario Udc, Lorenzo Cesa. Mentre Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, che ha portato la voce della Lega, ha ricordato il lavoro da fare. «Dovremo affrontare le tante magagne lasciate dal centrosinistra, in dieci anni di Zingaretti abbiamo avuto un governo distante dai cittadini. Finalmente spazzeremo via questa sinistra che ha fatto tanti danni a questa Regione».

Giorgia Meloni: “Con Rocca per cambiare pagina alla Regione Lazio”

«La Regione Lazio ha bisogno di cambiare pagina e di scrivere la parola fine ad anni di scelte sbagliate e contro l’interesse dei suoi cittadini. Il centrodestra unito e coeso ha scelto una personalità che coniuga competenza, capacità e prestigio: Francesco Rocca». Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «La sua concretezza e la sua esperienza – prosegue la nota – maturate da presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, sono garanzie indiscutibili per portare anche nella Regione Lazio il buongoverno del centrodestra. Il nostro obiettivo è restituire centralità politica e autorevolezza amministrativa ad una delle Regioni più importanti e popolose d’Italia e renderla nuovamente capace di dare risposte a imprese e famiglie. Fratelli d’Italia e tutto il centrodestra – conclude la Meloni – saranno protagonisti di questa sfida presentando ai cittadini una proposta politica chiara, sostenuta da valori condivisi e da un programma politico comune».

 

 

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