Qatargate, al via l’udienza per la consegna della Kaili a Bruxelles. Il 31 si decide sulla commercialista del Pd Bellini
E’ iniziata al Palais de Justice a Bruxelles l’udienza per decidere sulla detenzione di Eva Kaili, greca, ex-vicepresidente del Parlamento Europeo, destituita dall’Aula ed espulsa dal suo partito, il Pasok, agli arresti dal 9 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate per la presunta corruzione volta ad influenzare i processi decisionali delle istituzioni Ue, soprattutto nell’ambito dei diritti umani calpestati dal Qatar.
Uno degli avvocati della politica di Salonicco, André Rizopoulos, ha detto ai cronisti riuniti davanti all’aula che i legali parleranno dopo l’udienza. Anche il compagno di Kaili, Francesco Giorgi, ex-assistente parlamentare di Pierantonio Panzeri, è agli arresti dal mese scorso.
La coppia ha una bambina che ha meno di due anni, attualmente affidata ai nonni. L’immunità parlamentare di Kaili è venuta meno perché è stata colta in flagranza di reato.
E’ fissata, invece, per martedì 31 gennaio l’udienza, davanti ai giudici della quinta sezione della corte d’Appello di Milano, per la consegna al Belgio di Monica Bellini, la commercialista della famiglia Panzeri, arrestata su mandato di arresto europeo nell’inchiesta ribattezzata Qatargate.
Per il giudice istruttore belga, Michel Claise la 55enne, con studio a Opera e diversi incarichi in società anche di rilievo, oltre che in Comuni del Milanese dove è stata piazzata da esponenti del Pd, avrebbe svolto un “ruolo importante nel rientro del contante provenienti dal Qatar creando, insieme a Silvia Panzeri”, figlia dell’ex-eurodeputatodel Centrosinistra, Pier Antonio, “una struttura societaria con cui dare al flusso di denaro una veste legale”.
Nel mandato di arresto europeo vengono tirate in ballo le rivelazioni di Francesco Giorgi, ex-assistente di Panzeri e compagno dell’ex-vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, che ricostruisce la funzione della società di consulenza Equality “struttura legale” attraverso cui sarebbero state gestite le movimentazioni sospette senza più ricorrere al contante. Monica Bellini, accusata di far parte di un’associazione criminale, deve rispondere di corruzione e riciclaggio.