Myanmar, la denuncia degli arcivescovi birmani: «Luoghi di culto bruciati senza pietà»

21 Gen 2023 19:47 - di Fortunata Cerri
Myanmar

“Luoghi di culto bruciati senza pietà”. Gli arcivescovi birmani lanciano un sos e ricordano che l’ultima settimana in Myanmar è stata ancora una volta pesantemente segnata dalle violenze che sono arrivate a colpire direttamente anche un luogo simbolo della comunità cattolica locale, la storica chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione nel villaggio di Chan Thar, incendiata e rasa al suolo dall’esercito.

Myanmar, l’appello degli arcivescovi

I tre arcivescovi cattolici del Paese – il card. Charles Bo di Yangon, l’arcivescovo di Mandalay mons. Marco Tin Win e l’arcivescovo di Taunggyi mons. Basilio Athai – hanno lanciato a nome di tutti i leader religiosi un nuovo accorato appello. “Come leader delle principali religioni e fedi del Myanmar, – scrivono nell’appello riportato da Asianews- rivolgiamo questo appassionato appello per la pace, esortando tutti a intraprendere il pellegrinaggio della pace. Gli ultimi mesi hanno visto grandi minacce alla sacralità della vita umana, vite perse, vite sfollate, vite che muoiono di fame. In un Paese benedetto da tante grandi risorse, la distruzione di vite umane è una tragedia straziante. Sempre più spesso i luoghi di culto e i monasteri, dove le comunità hanno cercato pace e riconciliazione, sono esse stesse oggetto di attacco e massacro. Strumenti internazionali come la Convenzione dell’Aia invitano a proteggere i luoghi di culto, i luoghi di insegnamento e i luoghi di cura. Con dolore e angoscia, ci chiediamo perché questi luoghi sacri vengano attaccati e distrutti”.

L’appello a tutte le parti in conflitto

“Come leader delle diverse tradizioni religiose, il nostro appassionato appello a tutte le parti in conflitto in Myanmar è che abbiamo sofferto a sufficienza come popolo: lasciamo che tutte le armi tacciano, raggiungiamo tutti, come fratelli e sorelle iniziamo il sacro pellegrinaggio della pace, uniti come nazione e come popolo”, scrivono il card. Charles Bo, arcivescovo di Yangon e presidente della Conferenza episcopale del Myanmar; mons. Marco Tin Win, arcivescovo di Mandalay e mons. Basilio Athai, arcivescovo di Taunggy.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *