Intercettazioni, il Terzo polo è con Nordio. Costa: «Il Pd fa un’opposizione cieca»
Ostinandosi a chiedere le dimissioni di Nordio, Marco Travaglio si è imbarcato in una vera mission impossible. A difendere il Guardasigilli dai suoi attacchi, infatti, non è la sola maggioranza (e scusate se è poco), ma anche un pezzo dell’opposizione, cioè il Terzo polo. Leggere, per conferma, l’intervista a Repubblica di Enrico Costa, responsabile Giustizia di Azione, il partito di Calenda. «Io e tutto il Terzo polo – esordisce l’ex-ministro – stiamo dalla parte di Nordio e lo dimostreremo con le nostre proposte». Quasi un annuncio di guerra. Passa un attimo e l’intervistatrice lo ha già marchiato con l’accusa di «nordiano».
Così Enrico Costa a Repubblica
Ma Costa non si scompone: «Se essere nordiano significa stare dalla parte della Costituzione, della presunzione d’innocenza, della ragionevole durata del processo, e contro gli abusi della custodia cautelare e delle intercettazioni, ebbene sì, ammetto la mia colpa». Intercettazioni, ecco la parola magica che ha scatenato la classica tempesta nel bicchiere d’acqua. Nordio non ha mai detto che vadano eliminate, men che mai per i reati di mafia e terrorismo. Ha invece annunciato iniziative per limitarne gli abusi. Gli stessi che ancora oggi impazzano e ancora alimentano quel circuito mediatico-giudiziario che troppe esistenze ha rovinato, spesso anche di persone estranee alle indagini.
«Calenda condivide»
Alla sinistra, però, basta e avanza per accusare chi sostiene questa tesi di voler favorire i delinquenti. Costa, però, non abbocca. «Molte indagini – obietta – possono essere risolte senza intercettazioni, con i metodi tradizionali, ma non si usa perché è più comodo premere un tasto e scaricare centinaia di ore di conversazioni. La Costituzione – sottolinea – non consente tutto questo». E non è, la sua, una posizione personale, ma di tutto il suo partito, a cominciare da Calenda. «Noi siamo all’opposizione – ricorda Costa -, ma non cieca come quella del Pd, che arriva a votare contro la prescrizione di Orlando. Opposizione costruttiva – conclude – è portare proposte e migliorare le norme».