Incidente vicino Roma, video al setaccio. Leo, l’unico sopravvissuto: «Non ricordo nulla»

28 Gen 2023 17:18 - di Greta Paolucci
incidente vicino Roma

Il dolore per la morte dei 5 ragazzi vittime dell’incidente avvenuto all’alba di venerdì a Fonte Nuova, alle porte di Roma continua a deflagrare a ogni nuova informazione su quelle giovani vite spezzate in uno schianto che non ha dato loro scampo. E intanto, mentre si cerca un perché a una tragedia improvvisa che ha colpito cinque famiglie e sconvolto una nutrita comunità di amici e conoscenti, le indagini proseguono che per cercare di fornire almeno delle risposte. Dei dati che possano se non spiegare, almeno certificare la dinamica dei fatti.

Incidente vicino Roma, appello degli inquirenti a chiunque abbia informazioni o video

Fatti che per ora, secondo i carabinieri della compagnia di Monterotondo che hanno analizzato le immagini della videosorveglianza cittadina.  Che hanno acquisito i telefonini dei sei ragazzi a bordo della Cinquecento. E che hanno ascoltato i primi testimoni, ipotizzano: l’auto correva… Intanto, la Procura di Tivoli ha disposto questa mattina l’autopsia sui cinque ragazzi morti nell’incidente di venerdì notte. L’esame si terrà presso l’Istituto di medicina legale della Sapienza, e per gli esiti dell’autopsia e degli esami occorreranno alcuni giorni.

L’unico sopravvissuto parlerà coi carabinieri appena possibile

I carabinieri, inoltre, hanno acquisito due video, gli unici noti alla Procura, e raccolto informazioni. A riguardo, allora, gli inquirenti hanno rivolto un appello a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili, o in possesso di immagini utili all’inchiesta. «È il caso di ricordare che se qualcuno dovesse essere in possesso di immagini ovvero di informazioni utili per ricostruire la dinamica del sinistro avrebbe l’obbligo – spiega allora in una nota la Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale contro ignoti – prima ancora che giuridico, morale, di prendere contatti con i carabinieri che stanno procedendo. O con la Procura. Il ragazzo che è sopravvissuto al gravissimo incidente rilascerà ai carabinieri dichiarazioni utili appena possibile (vale a dire quando i medici lo riterranno)».

Il 21enne Leo, unico superstite dello schianto: «Non ricordo nulla»

Già, l’unico sopravvissuto «Leo»: non sarebbe in pericolo di vita. E ieri ha parlato con la madre e con uno psicologo. Lo hanno informato che i suoi amici non ci sono più, e strazio psicologico e ferite fisiche, prova a riprendersi. Ma ci vorrà tempo e tanto aiuto. E mentre si apprende che presto potrebbe essere sentito anche dai carabinieri che lo ritengono un prezioso testimone di quello che è successo sulla Cinquecento, omologata per quattro passeggeri, sulla quale invece viaggiavano in sei, il giovane è tutelato da una cortina di silenzio attonito. Il 21enne, secondo quanto riferisce in queste ore il Corriere della sera, avrebbe detto solo: «Non ricordo nulla».

Incidente vicino Roma, i primi dettagli

Al momento, comunque, la Procura, guidata dal procuratore capo Francesco Menditto, e i carabinieri, stanno lavorando senza sosta per ricostruire nel più breve tempo possibile la dinamica del sinistro mortale. «Non vi è alcun elemento (video, dichiarazioni o altro) per offrire possibili ricostruzioni di come sono accaduti i fatti», spiegano gli inquirenti. Di qui l’appello a chiunque ne abbia. A chiunque sia in possesso di qualunque stralcio di una parziale verità sullo schianto costato la vita a cinque ragazzi. Una ricostruzione su cui il Corriere fornisce i primi, possibili, dettagli.

L’auto viaggiava a circa 100 km/h

Dettagli da cui emerge che: l’auto su cui viaggiavano i ragazzi morti venerdì all’alba a Fonte Nuova procedeva a circa 100 km/h. La velocità è stata stimata, a quanto si apprende, attraverso l’analisi dei filmati delle telecamere presenti nella zona che hanno immortalato il passaggio della Cinquecento. Sull’auto verrà disposta, inoltre, una perizia per valutare se possa esserci stato un guasto prima dell’impatto del mezzo: prima contro un palo. E poi contro un albero. Inoltre, dall’esame delle immagini delle telecamere emerge il passaggio dell’auto una sola volta in quel tratto di strada. Un dato che smentisce l’ipotesi di passaggi ripetuti sulla stessa strada.

La Procura indaga contro ignoti per omicidio stradale

E allora, il quotidiano di Via Solferino scrive: «Dai video, acquisiti dai militari dell’Arma, è emerso che la Cinquecento avrebbe percorso a rapidissima velocità il tratto che, prima della rotatoria Ballotti su Via Nomentana, porta al luogo dell’incidente. Dove le telecamere sono alimentate con batterie solari, e quindi in funzione solo di giorno. Viaggiava, secondo i calcoli, a oltre 110 chilometri orari invece che a 50. Se le perizie disposte dalla Procura – che indaga contro ignoti per omicidio stradale – dovessero confermarlo. Si attendono gli esiti delle autopsie e degli esami tossicologici. Così come di quelli sui telefonini dei ragazzi».

L’auto distrutta, il curvone preso troppo forte, le cinture di sicurezza…

Poi c’è l’enigma delle cinture di sicurezza, se tutti i passeggeri a bordo di quell’auto le avessero allacciate. Un punto, in riferimento al quale, sempre il Corriere della sera scrive: «I quattro ragazzi seduti dietro sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo nel ripetuto cappottamento della Cinquecento a causa della rottura del tettuccio. Gli altri due sono stati estratti dai vigili del fuoco. L’auto era distrutta, senza la ruota anteriore destra che avrebbe colpito il marciapiede di Via Nomentana all’uscita di un curvone, preso troppo forte, che ha catapultato via la Cinquecento».

Chi sono i ragazzi morti nell’incidente vicino Roma

Ipotesi, dubbi, acquisizioni: l’unica certezza, al momento, è che il ritorno da una serata in compagnia per festeggiare un compleanno di una ragazza del gruppo, si è trasformato in una tragedia. Con cinque giovani morti in una notte come tante, a Fonte Nuova, vicino Roma. Sui social, allora, le vittime appaiono fotografate insieme. Riprese in attimi di vita condivisi, sin da quando erano poco più che bambini. Flavia Troisi, una delle vittime, aveva appena compiuto 17 anni mercoledì scorso. Con lei c’era Giulia Sclavo, anche lei 17enne, morta subito dopo l’arrivo in ambulanza al Policlinico Umberto I.

Fra calcio e viaggi, sui social le ultime foto insieme

E poi ci sono i tre ragazzi deceduti, tutti appassionati di calcio, e che avevano fatto anche alcune vacanze insieme, a Venezia. Alessio Guerrieri, 21 anni, nato a Tor Lupara, era un giovane calciatore e giocava insieme a Leonardo Chiapparelli, ferito in gravi condizioni. Con loro, Valerio Di Palo, appassionato di kick boxing. C’era quest’ultimo al volante della 500, intestata alla madre. Su Instagram si vedono foto di viaggi insieme, a Venezia e Iesolo. Insieme fino alla fine, anche in quell’ultimo viaggio in auto, fatale…

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *