I virologi di sinistra contro Madame: non deve andare a Sanremo. Pioggia di critiche: «Polemiche sterili»

26 Gen 2023 12:23 - di Milena Desanctis
Madame

Su Madame a Sanremo è lite tra i virologi. Da una parte i virologi di sinistra che non la vogliono a Sanremo. Dall’altra parte ci sono altri virologi che dicono “basta con le polemiche”. La cantante è finita al centro delle polemiche per finte vaccinazioni anti-Covid.  Tutto parte da un’intervista rilasciata da Andrea Crisanti a Un Giorno da Pecora, trasmissione sulle frequenze di Rai Radio 1. Il microbiologo e senatore del Pd, è tornato infatti a parlare di vaccino anti-Covid e del “caso Madame”. Per Crisanti si tratta di un caso molto grave per il quale devono esserci delle conseguenze. A Madame, in sostanza, non dovrebbe essere consentito esibirsi al Festival di Sanremo. «È grave, secondo me dovrebbe essere esclusa da Sanremo come lo fu Djokovic nel tennis, è un problema di menzogne, una questione di civiltà e di esempio. Non so se questo si configura come un reato ma eticamente non è accettabile».

Madame, Bassetti: «Oggi non c’è più nessun obbligo a vaccinarsi, evitiamo speculazioni»

Ma sulla cantante non tutti la pensano come il senatore del Pd. Non concorda l’infettivologo Matteo Bassetti. «Del caso Madame – dice – se ne deve occupare la magistratura, se poi deve o non deve esibirsi a Sanremo, come medici, non è nostro compito dirlo. Penso che Crisanti si occupi di Sanremo come esponente politico. Oggi non c’è più nessun obbligo di vaccinarsi contro il Covid, guardiamo avanti e non indietro ed evitiamo speculazioni».

Andreoni: «Basta polemiche sterili»

Anche Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), interviene. Parlando con l’Adnkronos sottolinea: «Dobbiamo interrompere le polemiche sui vaccini Covid. Non aiutano. Sul caso Madame a Sanremo, direi ai colleghi che si ergono a censori di smetterla. Basta polemiche sterili. Se ci sono aspetti penali nella vicenda, se ne occupa la magistratura. Non certo loro».

Gismondo: «Il giustizialismo è estraneo alla democrazia»

Interviene nella querelle anche Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. «In Italia – dice parlando con l’Adnkronos – sono in vigore leggi che non possono essere stravolte da un festival. Fino a quando la giustizia non ultimerà le sue indagini, Madame è una cittadina innocente. L’esclusione da Sanremo sarebbe l’affermarsi di una condotta giustizialista che non appartiene alla nostra democrazia».

Ciccozzi: «Lasciamola cantare»

Fa sentire la sua voce anche Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma. «La vaccinazione anti-Covid – sottolinea all’Adnkronos – non è obbligatoria, il green pass è oramai nel passato. Scientificamente posso essere deluso dal fatto che tante persone non hanno capito che i vaccini ci hanno condotto all’endemia, così come ha fatto lo stesso virus mutando e facendo varianti», ma «il caso Madame rimane un problema di cui si occuperà la magistratura, non la scienza che ha già dato del suo. Lasciamola cantare a Sanremo».

Pregliasco: «Per me Madame dovrebbe essere esclusa da Sanremo»

Si scaglia invece contro Madame il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, in corsa alle elezioni regionali in Lombardia con il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino. «Anche per me Madame dovrebbe essere esclusa da Sanremo. Il falso ideologico è una cosa brutta, che va oltre il fatto di non volersi vaccinare, considerando che c’è gente che per questa sua posizione ha perso il lavoro».

A Madame Pregliasco offre tuttavia una possibilità: «Effettivamente – ha ammesso il medico – ha cercato di chiarire la sua posizione dicendo che farà le vaccinazioni. Però dovrebbe dimostrarlo, ed evidenziare meglio l’errore a suo tempo commesso perché per quanto ho visto la sua era una dichiarazione generica, in cui si giustificava riportando la posizione della famiglia sui vaccini».

 

 

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