Diego Bianchi al delirio: valanga di odio contro Meloni e Piantedosi sul “Venerdì di Repubblica”
“Meschini, ipocriti, bulli”. Il decreto sulle Ong è un “obbrobrio”. E’ Diego Bianchi, in arte Zoro, a insultare con toni virulenti Meloni e il ministro Piantedosi. Ne fa un’unica infornata. “Bullismo di governo” è il titolo sella solita Repubblica, versione “Venerdì”, dove Bianchi dismette i panni buonisti di cui si ammanta a “Propaganda live”. E assume i toni molto vicini all’odio. Molto lontano dal volto benevolo e pacato, i toni sul magazine sono decisamente una “chiamata” contro il governo in carica. L’esecutivo predispose lo sbarco dei migranti, di 73 naufraghi, nel porto di Ancona. Ebbene a Diego Bianchi non va ancora giù quella decisione: “questa volta verso il porto di Ancona, il più lontano, scomodo e pericoloso; anche in virtù delle peggiorate condizioni del mare, ampiamente annunciate, impunemente ignorate”.
Il buonista Diego Bianchi straparla dal Venerdì di Repubblica
Arriva il peggio quando ammette che deve pure trattenersi dall’usare parole forti. “Al netto che i porti assegnati siano o meno in città amministrate dalla sinistra, e quindi da “punire” mollando loro la gestione dei migranti in arrivo; si fatica a definire il comportamento del ministro e del governo con parole idonee alla rubrica di un settimanale”. Mettere nero su bianco che il premier e il suo ministro meriterebbero ben altre parole non è proprio il meglio che ci si attenda da veri “democratici”. E’ un’incitazione all’antagonismo. Che, infatti, il passaggio successivo esplicita. “Il mix arrogante e compiaciuto di meschinità, bullismo, ipocrisia, cinismo, irresponsabilità, crudeltà e disumanità alla base delle decisioni prese, stupisce anche chi da questo esecutivo non si aspettava granché di diverso”.
Il “buonista”Diego Bianchi chiama alla crociata contro il governo
Un delirio. Un delirio grondante pregiudizi, propri di chi preferisce la rappresentazioone della realtà alla realtà stessa dei fatti. Infatti, bastava chiedere al suo collega di rete Corrado Formigli l’intervista con il ministro Piantedosi andata in onda a Piazza Pulita su La 7 per essere più cauto. Il ministro ha infatti dichiarato in quella sede che “a tempo di record questo governo ha approvato un decreto flussi a fine dicembre per 83mila nuovi ingressi regolari”. Ma anche sbattere il muso contro la realtà non servirebbe. E lo si comprende dal passaggio successivo con cui Diego Bianchi si allaccia ad altri due episodi che sono la scusa per spargere veleno: “Il tutto poi avviene nei giorni in cui i tifosi di Roma e Napoli scatenano una guerriglia a cavallo dell’Autostrada del Sole, bloccando la circolazione del Paese”. “A governi invertiti – sentenzia dal Venerdì di repubblica- Salvini e Meloni avrebbero cinguettato le dimissioni di tutti i ministri degli Interni e delle loro famiglie a ritroso negli anni fino alla nascita della Repubblica”.
“Crudeli, cinici, disumani”
Accusa poi il governo di centrodestra di viltà: “La viltà di chi è solito gonfiare i social network di indignazione a doppia morale, ha invece portato la propaganda di governo a scagliarsi compatta contro l’ambientalismo degli attivisti di Ultima Generazione”. Ecco l’altro caposaldo della sinistra, la celebrazione degli “eco-guerrieri”, che invece il buon senso considera vandali irresponsabili. Bianchi si accoda al coretto buonista di chi coccola questi “bravi ragazzi”. “Rei -scrive – di aver bloccato il traffico di alcune città con manifestazioni non violente e resistenza passiva; o aver imbrattato di vernice lavabile il Senato o la Scala di Milano. Per Simone Ficicchia, ventenne di Voghera tra i più presenti nelle azioni di Ultima Generazione, la Procura di Pavia ha chiesto nientemeno che il regime di sorveglianza speciale del codice antimafia”. Lo vada a raccontare a chi ha avuto la giornata rovinata dai blocchi sulle autostrade.