Di Maio promuove il governo Meloni sull’atlantismo. Forse cerca un “aiutino” per la poltrona della Ue…

31 Gen 2023 9:58 - di Luca Maurelli

I giornali, in questi giorni, si sono esercitati nei bilanci sui primi cento giorni del governo Meloni, ovviamente con opinioni diverse in base all’orientamento politico. Tra quelli che hanno approfondito molto i diversi temi oggetto di riflessione, Il Foglio, giornale mai tenero con la Meloni ma che in questa occasione, oltre ad aver dato spazio a interventi di tenore diverso, ha ammesso di aver nutrito inizialmente pregiudizi sull’approccio del centrodestra ai temi economici e di politica estera,  pregiudizi in gran parte caduti, anche se non mancano tanti spunti critici del giornale diretto da Claudio Cerasa.

Tra i tanti pareri raccolti da “Il_Foglio”, spicca quello dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, molto “zuccherino” nei confronti del governo su politica estera, conti pubblici e atlantismo. Un atteggiamento così “morbido” da parte dell’ex grillino, poi folgorato sulla via di Draghi, che non può che destare qualche sospetto politico. Sta cercando una sponda, necessaria, anzi, indispensabile, nell’esecutivo italiano…

Luigi Di Maio loda il governo Meloni sulla politica estera

“L’annuncio del decreto per la fornitura di armamenti all’Ucraina – primo dell’era Meloni – sdogana definitivamente questo esecutivo sul tema dell’atlantismo. Per ora, sebbene il decreto non sia ancora stato firmato, il premier è stato molto chiaro nel mettere da parte le pulsioni filo russe interne alla maggioranza. Quanto alla Ue, il passo indietro dei partiti sul contante, la prudenza sui balneari e una legge di Bilancio equilibrata dal punto di vista dei saldi, hanno rassicurato le cancellerie europee. Idem le garanzie sui diritti civili. Governo promosso sull’euro-atlantismo. Sulle politiche sociali, invece, l’esecutivo – con una corsa contro il tempo – sta provando a creare un sistema di incrocio domanda-offerta per ricollocare centinaia di migliaia di “occupabili” che perderanno il reddito di cittadinanza a luglio. Considerando le gelosie degli enti per le banche dati, è una mission impossible. Correranno ai ripari nel mille-proroghe questa estate?”, scrive Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri. Nel giorno della sua (non casuale?) smentita sull’ingresso nel Pd, basterà questo endorsement sulla politica estera per aiutare Di Maio nella sua corsa alla poltrona europea?

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