Congresso Pd, approvato il logo delle primarie. La Serracchiani si schiera con Bonaccini

26 Gen 2023 13:50 - di Niccolò Silvestri
Bonaccini

Eppur si muove. Parliamo del Pd e del suo interminabile congresso, la cui durata, alla luce dei rapidissimi tempi della politica odierna, somiglia ad un’era geologica. È di qualche ora fa la notizia che c’è anche il logo delle primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale. Lo ha approvato la Commissione nazionale per il congresso. Oltre alla data (il prossimo 26 febbraio), in evidenza campeggia la scritta “Primarie per il nuovo Partito Democratico“. Ma a muoversi, nei loro posizionamenti interni, sono anche i vari dirigenti. È di oggi la notizia dell’endorsement di Deborah Serracchiani in favore di Stefano Bonaccini.

La capogruppo dem: «Bonaccini guida solida»

Un buon colpo per il governatore dell’Emilia Romagna, che vede accrescere le proprie chance di conquistare la segreteria nazionale. La Serracchiani è infatti capogruppo alla Camera, per quanto lei abbia già chiarito che in quel suo ruolo «le dinamiche congressuali non devono entrare». Ha spiegato la scelta di appoggiare il presidente della Regione più “rossa” d’Italia perché ha intravisto in lui la «guida solida» di cui ha necessità il Pd. Nel frattempo, Bonaccini pensa alle prossime mosse. E a come neutralizzare l’offensiva di Elly Schlein. È quest’ultima la concorrente che lo impensierisce di più. Gli altri due – Paola De Micheli e Gianni Cuperlo – appaiono decisamente meno quotati.

Presentata a Bologna la squadra del governatore

Bonaccini punta su donne, giovani e amministratori. Ne ha presentati alcuni nella conferenza stampa tenuta in mattinata a Bologna e ufficialmente convocata per annunciare la convention che terrà a Milano nel fine settimana. Si tratta di una “due giorni” di proposte in cui, spiega Bonaccini, «presenteremo i contenuti programmatici della mozione». L’obiettivo è «parlare a tutta l’Italia». Parole che hanno fatto riecheggiare quella vocazione maggioritaria che sembrava relegata ai fasti (si fa per dire) del veltronismo. Bonaccini punta molto sul concetto di squadra. Quella presentata a Bologna l’ha definita come «l’espressione di un Pd popolare, che ci mette la faccia e che sa conquistare consenso». Solo il tempo ci dirà se è sogno o realtà.

 

 

 

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