La Camera ricorda Frattini. Fontana: «Il Paese ha perso un vero riferimento istituzionale»

17 Gen 2023 18:37 - di Redazione

Un tributo bipartisan, com’era naturale che fosse alla luce dello spessore umano, politico e professionale di Franco Frattini, scomparso il 24 dicembre scorso dopo aver lottato contro la malattia. Oggi è toccato alla Camera dei Deputati, domani toccherà al Senato commemorare l’uomo, il parlamentare, il ministro, il presidente del Consiglio di Stato, ultima tappa di un percorso luminoso. «La malattia contro la quale ha lottato con grande coraggio e la sua prematura scomparsa hanno fatto perdere al Paese un importante riferimento istituzionale», ha sottolineato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Per poi aggiungere: «Ne rimpiangeremo i tratti garbati, il rigore e l’integrità, che hanno sempre contraddistinto il suo impegno professionale e politico, riconosciuto anche a livello internazionale».

Domani toccherà al Senato

Tutti gli interventi che si sono succeduti hanno messo in rilievo le doti umane di Frattini. «Mi è stato chiesto se la politica possa essere anche eleganza e raffinatezza. Ho risposto “sì”, avendo davanti a me l’esempio di Franco Frattini», ha detto Alessandro Urzì, di FdI. Di «uomo che fondava ogni sua assunzione di responsabilità sempre sulla ricerca dell’equilibrio e della verità», ha parlato invece il dem Piero Fassino. Mentre per il leghista Paolo Formentini, il politico scomparso «seppe cogliere tanto le opportunità per il nostro Paese quanto i fattori di rischio incombenti sulla sicurezza del nostro continente».

Da Montecitorio tributo bipartisan a Frattini

«Nel De republica – ha affermato a sua volta Catia Polidori, di Forza Italia, il movimento cui Frattini aderiva, – Cicerone sosteneva che in cielo sono certamente ammessi coloro che hanno contribuito a fare grande la Patria. Ebbene, a Franco sarà certamente assegnato un posto nelle primissime file». Per il M5S è intervenuta Vittoria Baldino. «Ci ha lasciato un vero servitore dello Stato, un uomo di grandi doti umane che ha ispirato in ognuno dei suoi allievi, colleghi e collaboratori profondissimi valori», ha detto. Dal Terzo polo Roberto Giachetti ha tracciato un parallelo con la figura di Roberto Maroni, anche lui morto recentemente. «Lui e Frattini – ha puntualizzato – mancheranno molto, anche nell’esigenza di invertire un certo modo di fare politica». Maurizio Lupi, ha invece sottolineato la battaglia che condusse da ministro degli Esteri «in favore della libertà religiosa e contro la persecuzione dei cristiani nel mondo».

 

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