Rosy Bindi stronca Elly Schlein: “L’anti-Meloni? Non scherziamo”. La De Gregorio sbianca (video)

5 Dic 2022 15:41 - di Gabriele Alberti
Bindi Schlein De Gregorio

“Più che lo scioglimento del Pd intravedo l’implosione, la scissione”. Sul duello Bonaccini- Schlein  Massimo Franco a In Onda, su La7, ha svelato quello che altri editorialisti si sono ben guardati dal dire in merito a quanto sta accadendo nel Pd. Al di là di chi è in estasi mistica per le parole della sfidante alla segretaria, la partita che si è ufficialmente aperta non recide, come i due candidati sostengono, il legame con le correnti. E soprattutto non risolve i dilemmi interni: “La sensazione – ha proseguito il giornalista del Corriere della Sera – è che oggi si sta profilando una lotta tra due subalternità: Schlein ai 5 Stelle e Bonaccini a Renzi”. Una trasmissione su La 7 che si è rivelata tutt’altro che stelle filanti e cotilllon sul futuro del Pd.

Massimo Franco: “Chi sono i veri padroni del Pd. altro che Schlein e Bonaccini”

Massimo Franco è uno degli editorialisti del Corriere che gira il coltello nella piaga, il derby sui nomi e sul cambio di segretaria non lo convincono. “Io più che un rilancio del Pd vedo un grosso conflitto interno e non so se è ricomponibile, soprattutto se il Pd perde sia in Lombardia che nel Lazio. Il Pd è vittima di se stesso – infierisce suigli errori atavici dei dem – innamorato di uno schema già fallito il 25 settembre e che continua a riproporre: o questo o quello, ma non si capisce cosa il Pd sia. Con l’aggravante che questi due candidati, devo dire onestamente, non so su cosa si distinguono”. Di lì a poco anche Rosy Bindi affosserà le due candidature.

Franco: “Schlein e Bonaccini? Segreterie per procura…”. E la Bindi…

Franco lancia una “bomba” sulle manovre del partito di Enrico Letta, svelando quel che si cela dietro alle due candidature: “Mi viene il sospetto che sono segreterie per procura: vengono mandati avanti, ma i veri padroni del Pd restano dietro e sono quelli di sempre”. Parenzo e De Gregorio, che oggi firma un articolo entusiasta per la candidata Schlein rimangono di sasso. Ma Franco non è il solo a leggere dietro le grandi manovre precongressuali.

Anche Roșy Bindi è stata molto, intervenendo in collegamento, è stata molto critica. Un eufemismo: “Il Pd di Bonaccini faccio fatica a pensare che sia di sinistra; anche perché i dem in tutti questi anni non hanno fatto i conti con il renzismo e certamente non lo faranno con Bonaccini. Inoltre faccio fatica a pensare che il Pd che si potrebbe costruire attorno a Schlein venga percepito come la sinistra di governo. Si è smarrito il fondamento di identità”.

Bindi a “In Onda” sconcerta la De Gregorio: Schlein l’anti-Meloni?

Invitata a dare un proprio parere dalla conduttrice Concita De Gregorio, Bindi ha distrutto le speranze di chi (come lei) già vede in Elly Schlein la cosidetta “anti-Meloni”. “È presto per fare affermazioni del genere. Da qui a pensare che la sinistra esiste come forza di opposizione e ha già una candidata per andare a Palazzo Chigi è un po’ presto”, ha dichiarato senza mezzi termini l’ex presidente del Pd. Ossia, candidarsi ad essere l’anti-Meloni è velleitario. Prima pensi a rifondare un partito con una sua identità, il governo verrà dopo, se verrà. E quanto a identità siamo scarsi, spiega la Bindi:

“È una fase un po’ confusa.”Io credo che in Italia ci sia bisogno di una sinistra che sia sinistra, e che abbia cultura di governo. Temo che anche in questa circostanza il Partito democratico, anche con queste candidature, rischi di non centrare l’obiettivo”. Un’analisi spietata ma vera. De Gregorio è visibilmente contrariata: “Ma allora quale profilo manca?”. Bindi insiste che prima serve delineare la linea del partito, poi parlare di leader. “Si candida lei?” provoca la conduttrice con l’ospite che non raccoglie e freddamente risponde: “Non scherziamo”. De Gregorio incassa…

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