Qatargate, ora anche Letta batte un colpo: «Il Pd è parte lesa dell’euroscandalo»

16 Dic 2022 13:42 - di Francesca De Ambra
Letta

Un bradipo avrebbe mostrato riflessi più pronti. È quel che penserebbe chiunque dopo aver letto la nota con cui il Pd informa che «in seguito alle notizie riportate dagli organi di stampa» sul cosiddetto Qatargate, «il segretario Enrico Letta ha chiesto alla Commissione Nazionale di Garanzia del Pd di riunirsi con la massima urgenza». È scritto proprio «massima urgenza». Con totale sprezzo del ridicolo, aggiungiamo noi, dal momento che parliamo di uno scandalo che da giorni tiene banco su giornali e tv e che mette sul banco degli accusati pezzi importanti della sinistra, italiana ed europea, di cui il Pd è espressione.

Letta chiede la riunione del probiviri

Peggio di un bradipo, appunto. In pratica Letta chiude la stalla a buoi scappati. «Il Pd – conclude il comunicato – conferma di essere parte lesa in questa vicenda e agirà conseguentemente in tutte le sedi giudiziarie». È evidente che siamo in presenza di una mossa tardiva (e disperata). Che però rende bene l’idea del clima caotico che si respira alle latitudini dem. Finora il Qatargate ha toccato esponenti di Articolo 1 come Antonio Panzeri, di una forza politica – cioè – che sta rientrando nel Pd ma che è ancora un’altra cosa.

Mossa disperata in attesa degli sviluppi dell’inchiesta

Ora, invece, gli sviluppi dell’indagine lasciano presagire il coinvolgimento di eurodeputati espressione diretta del partito del Nazareno. Da qui lo strattonamento a Letta a battere un colpo prima che la melma del Qatargate sommerga tutto. Si spiega anche così la parte centrale del comunicato, laddove si legge che la riunione chiesta da Letta è finalizzata ad «assumere le determinazioni più opportune, a garanzia dell’onorabilità della comunità dei democratici e delle democratiche e a tutela degli stessi esponenti chiamati in causa, affinché siano più liberi di esporre le proprie ragioni e fornire i chiarimenti che saranno richiesti dalle autorità inquirenti». È la prova che il cerchio si sta stringendo anche intorno al Pd.

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