Ocean Viking sbarca a Ravenna: il buonista Bonaccini la prende male e attacca il governo. Fdi: calunnie

29 Dic 2022 18:17 - di Chiara Volpi
Bonaccini

L’arrivo a Ravenna della nave Ocean Viking della Ong francese Sos Méditerranée, con a bordo 113 migranti soccorsi al largo della Libia, è previsto attorno alle 13 di sabato. Ma il candidato alla segreteria del Pd Bonaccini è già  in fibrillazione. Non tanto in vista dell’approdo… Più che altro per la scelta del porto indicato dalle autorità italiane. Uno spunto che ha dato il “la” al governatore dem – pronto a scaldare i motori elettorali accendendo la polemica con il governo – per dimostrare come accoglienza e solidarietà siano per la sinistra valori opinabili. O comunque suscettibili ad argomentazioni quanto meno di tipo geografico…

La Ocean Viking sbarcherà a Ravenna: e Bonaccini si infervora…

«Indipendentemente da quali siano i partiti al governo, noi pensiamo che sia un dovere salvare ogni vita al mare», esordisce Bonaccini in conferenza stampa a Roma. Poi però, dismessi un attimo gli abiti del buonista dem, e indossata la casacca del governatore dell’Emilia Romagna, boccia la scelta di Ravenna come porto sicuro anziché La Spezia. E rileva polemico: «Com’è possibile che una nave che arriva in Liguria debba circumnavigare la Penisola?». Non contento, quindi, posta la domanda si dà anche la risposta che vuole sibillinamente far passare, asserendo: «Mi auguro che non ci sia come ragione il fatto che portarla in una regione di centrosinistra non mette in difficoltà le regioni di centrodestra»…

L’attacco al governo con insinuazioni tendenziose e demagogiche

Insomma, per farla breve: un minuto prima, il buon(ista) Bonaccini rilancia sulla disponibilità ad accogliere e collocare qualsiasi persona. Ma un minuto dopo, sferra la stoccata contro l’esecutivo, che va però anche a sferzare la sua immagine di irreprensibile sostenitore di sbarchi e accoglienza “senza se e senza ma” per le Ong in servizio effettivo e permanente. E nonostante il corollario buonista, polemizza e lancia pesanti accuse al governo sulla scelta del porto d’approdo. Porto che, guarda caso, lo riguarda… Lo svarione della polemica al quadrato non passa certo inosservato in casa Fratelli d’Italia. Da dove, respingendo al mittente pesanti insinuazioni bollate come obsolete accuse strumentali della sinistra, replicano, tra gli altri, il commissario regionale di FdI Matteo Rosso e Maria Grazia Frijia. Ma andiamo con ordine…

Non sarà che il candidato alla segreteria Pd sta scaldando i motori elettorali con la frizione sui migranti?

E partiamo da un presupposto ineludibile, posto sotto forma di interrogativo retorico: non sarà che con le primarie alle porte, in vista del testa a testa con Elly Schlein per il dopo-Letta, Bonaccini abbia pescato nel mazzo delle problematiche in agenda la carta dell’immigrazione, per impossessarsi dello scettro di avversario principe del Centrodestra e di Giorgia Meloni? Agli elettori, l’ardua sentenza. Intanto, però, quelle enunciazioni proferite da Bonaccini non passano il vaglio di Fdi, che in un primo commento a caldo dei deputati liguri di Fratelli d’Italia – riporta tra gli altri Il Giornale –  bolla come «parole ingiuriose che colpiscono per la loro viltà nei confronti di una regione che ha sempre fatto la sua parte in termini di accoglienza. Ma soprattutto contro il governo confermando l’atteggiamento di opposizione più ideologico che nel merito. Il tutto senza una prova, ma solo con velate allusioni al limite della calunnia».

Fdi replica alle accuse di Bonaccini: «Parole tanto ingiuriose quanto false»

Non solo. Intervenendo sulla questione, il commissario regionale di FdI Matteo Rosso e Maria Grazia Frijia hanno a loro volta sottolineato come l’accoglienza della sinistra sia una questione affrontata «a denti stretti, di facciata. Per cui da bravi paladini del pensiero NIMBY, non nel mio giardino, arrivano al punto di seminare ed istigare dubbi su un tema così delicato. E con una tesi alquanto bizzarra, che è anche facilmente smontabile visto che prima dell’Emilia Romagna c’è la Toscana.  Anch’essa governata da una giunta di centrosinistra». Argomentazioni stringenti e toni taglienti che, naturalmente convergono in conclusione sulla richiesta di scuse formali alla Liguria. Ai liguri. E al governo per le «parole tanto ingiuriose quanto false». Al momento, però, dal fronte del porto di Bonaccini, tutto tace…

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