Maurizio Costanzo condannato. Fece i “complimenti” al Gip che decideva sullo stalker di Gessica Notaro
Le sue ironie, e quell’invito a fare il nome del giudice che voleva criticare, sono valse a Maurizio Costanzo la condanna per diffamazione aggravata nei confronti del giudice per le indagini preliminari di Rimini, Vinicio Cantarini, 56 anni, nativo di Loreto (Ancona). La vicenda – raccontata oggi dal Corriere della Sera – nasce nel 2017, quando il presentatore, nel corso del “Maurizio Costanzo Show“, si era lasciato andare a commenti critici nei confonti del giudice per una misura cautelare emessa nei confronti di Edson Tavares, ex fidanzato di Gessica Notaro, riminese sfregiata con l’acido il 10 gennaio del 2017.
La condanna per diffamazione per Maurizio Costanzo sul caso Notaro
La giudice Maria Elena Cola del Tribunale di Ancona ha inflitto un anno di reclusione, con la sospensione della pena subordinata al pagamento di 40mila euro come risarcimento danni alla parte offesa.
Costanzo aveva ironizzato sulla misura cautelare troppo soft inflitta, prima dello sfregio, a Tavares per episodi di stalking: il gip aveva disposto il divieto di avvicinamento alla donna mentre la procura aveva chiesto gli arresti domiciliari. La frase incriminata che ha determinato la condanna per diffamazione? “Mi voglio complimentare col gip”. Ed ancora: “Dico al Csm, al Consiglio Superiore della Magistratura: fate i complimenti da parte mia a questo gip che ha deciso questo”, aveva detto in trasmissione alla presenza della stessa Notaro. Per poi aggiungere: “Diamo il nome di questo giudice. Di dov’è? Di Rimini?”.
Secondo la difesa di Costanzo non c’era alcuna volontà diffamatoria. Ora potrà ricorrere in appello.