Manovra, la lunga notte in Commissione. Trancassini: «È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta»

21 Dic 2022 8:48 - di Natalia Delfino
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Sono durati fino a notte fonda in Commissione Bilancio alla Camera i lavori sugli emendamenti alla manovra. Una corsa contro il tempo durata una settimana, che si è conclusa, quando ormai albeggiava, con l’annuncio del via libera al mandato ai relatori e la calendarizzazione in aula per domani alle 8, e non per stamattina come previsto precedentemente. Al termine della discussione generale, che secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo andrà avanti fino alle 11, è attesa l’apposizione del voto di fiducia, previsto nella tarda mattinata di venerdì. Poi, dopo la pausa natalizia, il testo arriverà al Senato, dove dovrà essere approvato prima del 31 dicembre. Ieri la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha confermato di riservare all’esame della legge di Bilancio le sedute a partire da martedì 27 e fino a giovedì 29 dicembre, se necessario.

Trancassini: «È stata complicata, ma ce l’abbiamo fatta»

«È stata complicata, ma alla fine siamo riusciti ad approvare la manovra, credo dando anche il giusto spazio alla dialettica parlamentare e ai gruppi politici. Mi sembra che il dibattito sia stato molto molto ampio e alla fine la manovra è stata migliorata, i partiti hanno aggiunto qualcosa», ha spiegato il deputato di FdI Paolo Trancassini, relatore della manovra, insieme ai colleghi Roberto Pella di FI e Silvana Comaroli della Lega. «C’è stata molta collaborazione con – ha proseguito – una grande disponibilità del governo a ragionare e della maggioranza ad ascoltare. È stato dato spazio all’opposizione per le proposte su un testo che noi ritenevamo molto valido e molto chiaro e che ha avuto dei miglioramenti. Siamo soddisfatti. Abbiamo tagliato un traguardo molto complicato soprattutto perché – ha concluso Trancassini – c’è stato pochissimo tempo».

Freni: «Non abbiamo mai corso il rischio dell’esercizio provvisorio»

Soddisfazione è stata espressa anche dal sottosegretario al Mef, Federico Freni, che ha sottolineato come «abbiamo portato a casa la manovra in così poco tempo, con ottimi risultati e con uno spirito devo dire collaborativo anche con il Parlamento». «Non abbiamo mai corso il rischio dell’esercizio provvisorio», ha aggiunto, soffermandosi sul fatto che il rush notturno «è stato faticoso, ma direi che va bene così. Siamo tutti contenti».

Sulla manovra clima di collaborazione, ma sui cinghiali…

L’unica nota di tensione, in una seduta contrassegnata dal generale clima di collaborazione, sebbene sospesa più volte per la necessità di riformulare alcuni emendamenti e poi di valutarli, si è registrata sull’emendamento che prevede l’estensione della caccia alla fauna selvatica nelle aree protette e urbane, noto come “norma cinghiali”, che era stato accantonato ed è stato ripresentato in conclusione dei lavori. Le proteste di Marco Grimaldi e Angelo Bonelli di Avs hanno comportato una sospensione dei lavori, decisa da Trancassini, che ha convocato un ufficio di presidenza. Alla fine anche questo emendamento è stato approvato.

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