Covid, tamponi obbligatori per i passeggeri che vengono dalla Cina. Lo annuncia il ministro Schillaci

28 Dic 2022 16:10 - di Redazione
Covid Cina

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha annunciato che saranno resi obbligatori “i tamponi antigenici Covid-19  e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia”. Il ministro, che riferirà stasera in consiglio dei ministri sull’allarme Covid in Cina,  spiega che “la misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus, al fine di tutelare la popolazione italiana”.

A Malpensa metà dei passeggeri in volo da Pechino positivi al Covid

Una decisione che si è resa necessaria dopo che a Malpensa oltre il 50% dei passeggeri provenienti dalla Cina su un volo del 26 dicembre è risultato positivo al Covid. “La situazione in Cina – afferma l’assessore lombardo Guido Bertolaso – non può che destare la nostra massima attenzione e anche qualche livello di preoccupazione”. Bertolaso sconsiglierebbe agli italiani di recarsi nel paese asiatico: “Sì, ci sono tanti posti al mondo, in questo momento suggerisco di rimanere in Italia che è il paese più bello, per stare tranquilli sotto la protezione della sanità pubblica italiana, che – che che ne dica qualcuno – è una delle migliori del mondo”.

Al momento non esiste una nuova variante del virus

I test sui passeggeri provenienti dalla Cina sono ripresi anche all’aeroporto di Fiumicino. In Cina – chiarisce l’istituto Spallanzani in un documento – “il salto evolutivo da monitorare con attenzione sarebbe quello oltre i confini di Omicron, con la nascita di un’altra vera nuova variante di interesse, ma al momento questa rimane un’ipotesi non supportata da dati epidemiologici reali”.

“Al momento – osservano gli esperti dell’istituto – le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all’interno delle sottovarianti di Omicron. La stessa sottovariante BF.7, su cui si stanno concentrando timori infondati, è una evoluzione della BA.5, già circola da tempo anche alle nostre latitudini ed è meno immunoevasiva delle varianti BQ che sono al momento dominanti in Europa e Nord America”.

Vaia: adottiamo misure che ci consentano di non tornare indietro

“Cresce nell’opinione pubblica internazionale – sottolinea su Fb  il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia – la preoccupazione per il diffondersi del virus in Cina. Abbiamo, da sempre, affermato che non si esce definitivamente da questa pandemia se non si guarda anche fuori del nostro Paese, non solamente come fatto etico, che si può anche non condividere, ma soprattutto per motivi di sanità pubblica. Ricordate ‘un biglietto-un tampone’? Abbiamo reso Fiumicino l’aeroporto più sicuro d’Europa. Adottiamo misure che ci consentano di non tornare indietro. I nostri sacrifici, i sacrifici degli italiani non vadano dispersi”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *