Auto con due giornalisti italiani mitragliata a Kherson: la drammatica video-testimonianza su Fb

20 Dic 2022 17:34 - di Giovanni Pasero
Kherson, video Locatelli

Due giornalisti italiani hanno denunciato in un video di essere stati oggetto di un “attacco intenzionale” da parte dei russi a Kherson, ma sono riusciti a mettersi in salvo. Un colpo “ha danneggiato l’auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve – spiega in un video il reporter Claudio Locatelli nella vettura col collega Niccolò Celesti. – Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio. La macchina è ben segnalata l’attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale”. “Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l’esercito russo”.

Solidarietà ai giornalisti Locatelli e Celesti

“Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l’esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna”, aggiunge Locatelli nel video in cui si vede il momento dell’attacco e i vetri dell’auto in frantumi.

“Esprimo vicinanza ai giornalisti italiani, Claudio Locatelli e Niccolò Celesti, feriti ieri pomeriggio a Kherson nell’est dell’Ucraina: lo ha scritto su Twitter il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago. “Contento che non sia nulla di grave e fiducioso che possano continuare a raccontare il conflitto dalla prima linea. Grazie per il vostro lavoro prezioso e difficile!”, ha scritto Perego.

Kherson: la video testimonianza e il bollettino di guerra

“Un residente locale è morto in uno degli insediamenti di tipo urbano della regione di Kherson a causa dei bombardamenti” russi di questa mattina. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale via Telegram. “Due civili di Kherson sono stati ricoverati in ospedale per le ferite riportate a causa dei bombardamenti sulle aree residenziali”, si legge nel messaggio, “sono stati danneggiati case e appartamenti residenziali, edifici amministrativi, una tipografia, un istituto di istruzione prescolare, linee elettriche e un gasdotto”.

“La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”: lo ha detto ieri sera il presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza. Lo riporta il Guardian ricordando che Mosca ha annesso illegalmente a settembre queste quattro regioni ucraine. Putin ha inoltre ordinato ai Servizi federali di sicurezza (Fsb) di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera “l’emergere di nuove minacce” dall’estero.

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