Ucraina, Stoltenberg: «Non arretriamo, sosteniamo Kiev per tutto il tempo necessario»

29 Nov 2022 10:39 - di Milena Desanctis
Ucraina

La Nato «è pronta a difendere ogni centimetro quadrato di territorio alleato». Lo ribadisce il segretario generale Jens Stoltenberg, intervenendo ad un convegno a Bucarest prima della ministeriale Esteri. Il sostegno militare dei Paesi della Nato all’Ucraina «non è iniziato nel febbraio di quest’anno. Nel 2014 nel centro di addestramento di Yavoriv, che è stato bombardato» dai russi nelle prime fasi della guerra, «ho visto militari canadesi e statunitensi addestrare militari ucraini». Ed è per questo che, quando la Russia ha lanciato l’invasione, «le truppe ucraine erano molto meglio addestrate, in grado di contrattaccare».

Ucraina, Stoltenberg: «Non arretreremo»

Poi assicura che la Nato «continuerà a stare a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non arretreremo».

Sostenere l’Ucraina nella guerra scatenata dalla Russia, continua, «è nell’interesse di sicurezza a lungo termine della Nato. Non può esserci pace duratura, se l’oppressione e l’autocrazia prevalgono sulla libertà e la democrazia. Sappiamo che la maggior parte delle guerre finisce al tavolo negoziale, ma quello che succede al tavolo è inestricabilmente legato a quello che succede sul campo di battaglia». «Quindi, per creare le condizioni per una pace duratura che assicuri che l’Ucraina prevalga come Stato indipendente e sovrano, dobbiamo continuare a fornire sostegno militare all’Ucraina», conclude.

Ucraina, l’appello di Kuleba ai Paesi della Nato

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dal canto suo, ha invitato i paesi membri della Nato – che oggi e domani si riuniscono a Bucarest – a incrementare la produzione di armi, per assicurare una vittoria nella guerra contro la Russia. «Mentre combattiamo le battaglie di oggi, dobbiamo pensare a come combatteremo le battaglie di domani», ha dichiarato in un’intervista a Politico il capo della diplomazia ucraina, per il quale non sarà possibile vincere sul campo di battaglia a lungo termine senza investire in una rafforzata produzione bellica. Per Kuleba è essenziale “essere realisti” e smettere di dipendere da partner che potrebbero danneggiare, come è stata la Russia per l’Ucraina.

Zelensky: «In una settimana 258 raid russi su Kherson»

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio della notte ha denunciato che in sette giorni l’esercito russo ha bombardato 30 insediamenti della regione di Kherson 258 volte. «In questo giorno, così come in ogni giorno di Dio, gli occupanti hanno bombardato di nuovo Kherson e le comunità della regione. In una sola settimana, il nemico ha bombardato 30 insediamenti della regione di Kherson 258 volte. L’esercito russo ha anche danneggiato la stazione idrica di Mykolaiv».

«L’Ucraina non accetterà mai ordini da questi compagni di Mosca»

Il presidente ucraino ha poi accusato i russi di provocare «nient’altro che di devastazione, questo è tutto ciò che si lasciano alle spalle. E quello che stanno facendo ora contro l’Ucraina è il loro tentativo di vendicarsi. Per vendicare il fatto che gli ucraini si sono ripetutamente difesi contro di loro. L’Ucraina non sarà mai un luogo di devastazione. L’Ucraina non accetterà mai ordini da questi compagni di Mosca».

L’Onu: morti 6.655 civili a causa della guerra

La guerra della Russia contro l’Ucraina ha ucciso almeno 6.655 civili e ferito almeno 10.368. Lo rende noto l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani osservando che le cifre effettive sono probabilmente considerevolmente più elevate, in quanto le informazioni provenienti da alcuni luoghi sono in ritardo e molte segnalazioni di vittime civili devono ancora essere confermate.

Tajani alla ministeriale a Bucarest oggi e domani

Il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sarà oggi e domani a Bucarest per partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica. La riunione di Bucarest – si legge in una nota della Farnesina – costituisce il primo incontro dei ministri degli Esteri della Nato dopo il Vertice di Madrid (28-30 giugno), che ha adottato il nuovo Concetto Strategico dell’Alleanza.

I temi della ministeriale

La ministeriale affronterà vari temi tra i quali: il conflitto in corso in Ucraina e le sue implicazioni per la Nato, incluso il sostegno pratico, anche di lungo periodo, al Paese; la sfida sistemica posta dalla Cina e le sue ripercussioni sotto il profilo della resilienza dell’Alleanza; la sicurezza energetica e la protezione delle infrastrutture critiche; il rafforzamento della collaborazione con Bosnia-Erzegovina, Georgia e Moldova, i cui ministri degli Esteri parteciperanno alla riunione per uno scambio informativo sulle sfide alla sicurezza derivanti dall’aggressione russa all’Ucraina.

Gli incontri

Vi sarà anche un’opportunità d’incontro con il ministro degli Esteri ucraino Kuleba e l’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Ue Borrell per una riflessione più ampia sulle prospettive di sostegno politico ed economico della comunità euro-atlantica a Kiev. Su iniziativa della presidenza tedesca, è anche prevista una Ministeriale Esteri G7+ sul sostegno alle infrastrutture energetiche ucraine. A margine dei lavori – conclude la nota – il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale avrà alcuni incontri bilaterali.

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