Ucraina, l’Onu approva una risoluzione contro la Russia. Iran e Cina si sono opposti

14 Nov 2022 21:08 - di Milena Desanctis
Ucraina

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, con 94 voti favorevoli, 14 contrari e 73 astenuti, una risoluzione in cui si ritiene la Russia responsabile per l’invasione dell’Ucraina, anche attraverso il pagamento di risarcimenti. Iran e Cina figurano tra i 14 Paesi che si sono opposti.

Ucraina, la risoluzione Onu

La risoluzione, che ha ricevuto il livello di sostegno più basso tra le cinque relative all’Ucraina adottate dall’Assemblea Generale da dopo l’invasione, riconosce la necessità di istituire “un meccanismo internazionale per la riparazione di danni, perdite o lesioni” derivanti dagli “atti illeciti” della Russia. Raccomanda, inoltre, che i Paesi membri dell’Assemblea, in collaborazione con l’Ucraina, creino “un registro internazionale” per documentare i danni causati dalla Russia.

Guterres vuole incontrare Lavrov a Bali

In contemporanea il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, vorrebbe incontrare il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, a margine del G20 a Bali. Lo ha sottolineato il portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, incontrando i giornalisti. «Il programma è in fase di elaborazione con diversi incontri. Vedremo quali potrà fare», ha detto Haq, aggiungendo che «il segretario generale spera di incontrare il ministro degli Esteri Lavrov mentre si trova a Bali».

Ucraina: «La Russia non è nella posizione di dettare condizioni pace»

Intanto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleh Nikolenko, ha ribadito che Kiev consentirà l’avvio dei negoziati solo dopo il ritiro delle truppe russe dal Paese. E ha sottolineato che la Russia non è nelle condizioni di poter dettare i termini dei colloqui di pace per porre fine alla guerra in Ucraina.

Le condizioni di Kiev

«La formula dell’Ucraina per la pace rimane invariata: la fine immediata della guerra, il ritiro di tutte le truppe russe, il ripristino dell’integrità territoriale ucraina, il risarcimento dei danni e la fornitura di garanzie effettive che l’aggressione non si ripeta – ha affermato – Sotto altre condizioni, sarà impossibile raggiungere una pace duratura».

 

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