Ucraina, Borrell: «Putin si sta ritirando». E poi cita i numeri sugli aiuti militari a Kiev

14 Nov 2022 19:15 - di Giorgia Castelli
Ucraina

Il presidente russo Vladimir «Putin si sta ritirando» e «compensa questo fallimento militare» colpendo la popolazione civile dell’Ucraina. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio Affari Esteri. La Russia, aggiunge, «deve smettere di usare il cibo come un’arma». Borrell poi snocciola numeri sugli aiuti all’Ucraina. Finora l’Ue e i suoi Stati membri hanno consegnato a Kiev «materiale militare per circa otto miliardi di euro» di controvalore. Si tratta di circa il «45% dello sforzo fatto dagli Usa», non di un apporto «trascurabile».

In mattinata a margine del Consiglio Affari Esteri aveva sottolineato che il ritiro dell’esercito russo da Kherson «è un’ottima notizia. Significa che la strategia di sostenere militarmente l’Ucraina era giusta: dobbiamo continuare a sostenerla, mettendo pressione sulla Russia».

Ucraina, il Cremlino conferma i colloqui russo-americani

Intanto il Cremlino ha confermato i colloqui russo-americani oggi ad Ankara, precisando che sono avvenuti su iniziativa di Washington. «I colloqui sono avvenuti, è stata una iniziativa americana», ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Peskov non ha riferito i contenuto dei colloqui.

La conferma arriva dopo che un portavoce della Casa Bianca ha reso noto l’avvenuto incontro ad Ankara fra il direttore della Cia William Burns e il capo dei servizi segreti russi Alexander Bortnikov, per mettere in guardia Mosca contro il ricorso ad armi nucleari in Ucraina.

La Tass non scrive i nomi o gli incarichi dei partecipanti all’incontro, ma cita il quotidiano russo Komemrsant, secondo il quale la delegazione russa era guidata dal direttore del servizio d’intelligence esterno, Sergei Naryshkin.

Nuove sanzioni Usa contro l’industria militare russa

Sul fronte delle sanzioni, il dipartimento di Stato e del Tesoro degli Stati Uniti hanno imposto oggi nuove misure contro l’industria militare russa e le reti che sostengono due oligarchi legati al Cremlino già colpiti da misure restrittive. In totale, state sanzionate 14 persone e 28 entità, che fanno parte di «un network transnazionale per procurarsi tecnologia che sostiene il complesso industriale militare russo», si legge in una nota del dipartimento del Tesoro.

 

 

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