Ucraina, il ministro della difesa russo Shoigu ordina la ritirata delle truppe da Kherson

9 Nov 2022 17:40 - di Redazione
Shoigu Mosca

Novità dal fronte ucraino. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato l’inizio del ritiro delle forze militari dalla riva occidentale del Dnepr dopo aver dato il via libera alla proposta del comandante delle forze russe in Ucraina, Surovikin, di organizzare la difesa lungo la riva orientale del fiume, si legge su Ria Novosti. “La decisione di ripiegare sulla riva orientale del Dnepr non è facile ma allo stesso tempo salveremo la vita di nostri militari”, ha spiegato Sergei Surovikin dopo aver precisato che la città di Kherson, che sarà probabilmente abbandonata dai russi, e gli insediamenti adiacenti non possono essere riforniti.

I russi prima del ritiro da Kherson hanno fatto saltare in aria diversi ponti

Nella regione di Kherson l’esercito russo, prima di annunciare il ritiro, ha fatto saltare in aria diversi ponti per rallentare la controffensiva delle forze armate ucraine. Lo ha reso noto il vice del consiglio regionale di Kherson Serhii Khlan, confermando le informazioni precedenti sull’esplosione dei ponti Daryiv e Tyagin. L’esercito russo aveva inoltre respinto un attacco portato dalle truppe ucraine nell’area di Mykolaiv-Kryvyi Rih che aveva l’obiettivo di penetrare nelle retrovie russe nella regione di Kherson, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russo in una nota.

Potenziale svolta nella guerra in Ucraina

“Gli occupanti hanno fatto saltare in aria non solo i ponti Daryiv e Tyagin. Hanno fatto saltare in aria il ponte all’uscita da Snigurivka verso Kherson attraverso il canale. Hanno fatto saltare in aria il ponte a Novokairy, il ponte a Mylovi. Cioè, gli occupanti ora stanno facendo saltare in aria tutti i ponti che si trovano sulla riva destra della regione di Kherson”, ha osservato Khlan. L’annuncio della ritirata da Kherson segna uno dei ritiri più significativi della Russia; ed è una potenziale svolta nella guerra, ormai prossima alla fine del suo nono mese. Commentando in televisione la ritirata, il generale Sergej Surovikin ha affermato che non era più possibile rifornire la città di Kherson; che dalla regione sono stati evacuati 115.000 civili . Il contingente di Mosca verrà ora spostato a Est, sulla riva sinistra del fiume, dove verranno allestite nuove postazioni difensive. All’annuncio del ritiro arriva la replica di Kiev: “Fino a che la bandiera ucraina sventola su Kherson, non ha senso parlare di un ritiro russo”. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo l’annuncio del ministro della Difesa di Mosca Sergei Shoigu sul ritiro da Kherson.

 

 

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