Tragedia a Ischia, ricerche e soccorsi anche di notte. Il governo: subito al lavoro per evitare nuovi drammi

26 Nov 2022 18:31 - di Sara De Vico

Un dramma annunciato anche quello di Ischia. Si dice sempre così. Puntualmente, a ogni emergenza idrogeologica con conseguenze tragiche per il territorio e la salute pubblica, si alza il coro dei politici che fanno a gara  nell’accreditarsi la primogenitura della previsione. Che dopo decenni di incuria ha il sapore di una beffa.

Ischia, un dramma annunciato dopo decenni di incuria

Frane, alluvioni, terremoti. Oggi è toccato alla splendida isola di fronte a Napoli. E la mente corre alla terribile alluvione del 2009 che provocò una frana che arrivò fino al mare, uccidendo una donna. La macchina dei soccorsi lavora senza sosta  (proseguiremo di notte con l’ausilio dei fari, fanno sapere dalla Protezione civile). In condizioni molto difficili per il maltempo che non ha mai abbandonato la zona.

Bilancio provvisorio: una vittima e 12 dispersi

Al momento il bilancio è di una vittima, una donna,  (smentita la prima notizia di 8 morti) , 12 dispersi e 3 feriti, di cui uno grave. Ma i soccorritori stanno scavando nel fango alla ricerca di altre persone. Il corpo della donna è stato individuato e recuperato in piazza Maio, una delle prime zone battute dai soccorritori. Probabilmente si tratta di una cittadina di un Paese dell’Est sposata con un ischitano. Alto il numero di sfollati per la frana che ha sconvolto la zona di Casamicciola Terme. “Sono 80 le persone già portate via stamattina verso il palazzetto dello sport di Lacco Ameno”, ha detto il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. “Si potrebbe arrivare a 150-200 persone entro sera. Quasi tutte le famiglie della cosiddetta zona rossa dovrebbero essere collocate in strutture alberghiere”, ha aggiunto invitando gli abitanti a lasciare le proprie case.

Solidarietà e soccorsi: una vittima, 200 sfollati

Oggi è il tempo dei soccorsi e della solidarietà, certo,  ma il neonato  governo (il premier Meloni ha annunciato che farà tutto ciò che serve) intende già rimboccarsi le maniche per evitare nuove tragedie. Dando vita a un piano strategico di prevenzione e tutela del territorio. Dopo decenni di immobilismo.

Calderoli: da lunedì al lavoro per mettere in sicurezza l’Italia

Il ministro Roberto  Calderoli fa il punto, ringraziando tutti i soccorritori che stanno lavorando senza risparmiarsi per salvare vite.  “Questa frana – dice il ministro degli Affari regionali – segue di poche settimane il tragico nubifragio costato troppe vite umane nelle Marche. E  ci conferma la necessità di affrontare la realtà di un territorio purtroppo a rischio in tutto il Paese da nord a sud”. La parola chiave è prevenire. “Occorre un vero piano nazionale per mettere in sicurezza dal rischio idro geologico montagne, valli, torrenti. E la galassia dei piccoli comuni situati nelle zone montane. Occorre mettere in sicurezza i nostri territori. E possiamo farlo sfruttando anche le risorse disponibili grazie al Pnrr. Adesso pensiamo ai soccorsi. Pensiamo a salvare vite e ad aiutare le famiglie”, conclude Calderoli. “Ma lunedì pensiamo ad un piano nazionale per la messa in sicurezza del nostro territorio”.

Tajani: faremo tutto ciò che serve

Gli eventi estremi che colpiscono i territori più fragili ed esposti sono sempre più frequenti.  “Siamo pronti a fare tutto il necessario per aiutare il territorio di Casamicciola”, annuncia il vicepremier  Antonio Tajani, in Prefettura a Napoli al termine della riunione del centro coordinamento soccorsi. “Un ragionamento sulla prevenzione strutturale prima o poi dobbiamo farlo. Non è possibile farlo solo quando scatta l’allarme e poi lo dimentichiamo dopo”, dice il  ministro della Protezione civile Nello Musumeci. “La tragedia che ha colpito la comunità ischitana colpisce l’Italia intera”, è il commento di Fabio Rampelli. Che si augura che i ministri Salvini e Giorgetti sapranno stimolare l’Ue ad aprire un nuovo capitolo. Che preveda adeguati fondi europei da destinare a un territorio fragile. Il più fragile del Continente e trascurato da oltre 50 anni.

Rampelli: servono adeguati fondi europei

“Quello che per decenni è stato sistematicamente ignorato, il dissesto idrogeologico, si riprende i suoi spazi con gli interessi. C’è molto da fare, di innovativo e urgente, per dare il segnale di una svolta, aggiunge il vicepresidente della Camera. La lista è lunga. “Consolidamento, riforestazione, prevenzione. Agevolazioni per adeguamenti antisismici, lotta più efficace all’erosione delle coste. Piani di sostituzione edilizia con premi di cubatura per liberare le aree geologicamente e paesaggisticamente critiche. Senza traumi per chi le abita”, conclude con un “abbraccio solidale agli ischitani e ai campani così duramente colpiti”.

 

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