Kiev al buio, il sindaco: “Non escludiamo un’evacuazione parziale, se Mosca non ferma gli attacchi”

28 Nov 2022 11:02 - di Alessandra Parisi

Si intensificano gli attacchi russi sulla capitale dell’Ucraina. Le autorità di Kiev “non escludono lo scenario peggiore” per gli attacchi  alle infrastrutture del paese. E si fa strada l’ipotesi di un’evacuazione parziale di Kiev nel caso proseguissero le interruzioni dei rifornimenti di acqua e corrente elettrica.

Il sindaco di Kiev annuncia una possibile evacuazione parziale

“Non escludo lo scenario peggiore. Non ci sarà un’evacuazione totale, forse una parziale. Però non verrebbe definita tale. Sarebbe un ricollocamento temporaneo di alcuni gruppi nelle periferie. E altri luoghi dove i servizi sono disponibili”. Così in un’intervista Rbk-Ucraine il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko. Che ha esortato i residenti a “considerare diversi scenari e a tenersi pronti”. Dal momento che “in base alle informazioni dell’esercito il nemico pianifica attacchi insidiosi contro le infrastrutture. Per intimidire gli ucraini imponendo loro buio e freddo”. Il 50% delle abitazioni della capitale ucraina è senza corrente elettrica. “Milioni di cittadini nel Paese sono senza energia e riscaldamento”, denuncia il presidente Volodymyr Zelensky.

“Siamo pronti a tutti gli scenari”

“Sarebbe un errore se non ci preparassimo per diversi scenari. Se un anno fa, in questo periodo, qualcuno avesse parlato di ciò che sarebbe successo in futuro, le uccisioni, la guerra, le violazioni e il genocidio, non sarebbe stato descritto come una persona sana di mente. Oggi si tratta della terribile e dura realtà”. Klitschko ha quindi chiesto alla popolazione di rifornirsi di acqua potabile, cibo, vestiti invernali, telefoni e computer.

Gli Usa lavorano a piccole bombe di precisione

Intanto gli Stati Uniti stanno valutando di fornire all’Ucraina piccole bombe di precisione. Gli ordigni sarebbero montati su razzi che consentirebbero a Kiev di colpire molto dietro le linee russe. Lo scrive il Guardian riferendosi al sistema proposto dalla Boeing, e soprannominato Ground-Launched Small Diameter Bomb. Che metterebbe in produzione nuove munizioni per l’Ucraina e gli alleati dell’Europa orientale.

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