I socialisti lanciano la nuova sfida: ridefinire l’azione riformista. E guardano alla Meloni

17 Nov 2022 20:06 - di Redazione
caldoro

«Ridefinire il ruolo dei riformisti e liberali nel centrodestra è la sfida di oggi. Una presenza che vive nella coalizione dal 1994 e che ha la necessità di rilanciare e ripensare il suo ruolo alla luce delle evoluzioni nel centrodestra e delle novità nel Paese». Così in una nota dell’Esecutivo nazionale del Nuovo Psi. La riunione è stata presieduta dal segretario nazionale Lucio Barani e dal presidente Stefano Caldoro.  «Sui temi, in particolare, del presidenzialismo e della creazione di un partito unico, occorre un processo coerente, a lungo termine e capace di valorizzare, storie ed ideali si creeranno le intese consequenziali».

I socialisti e gli obiettivi comuni

«Entrambi gli obiettivi si ricollegano alla migliore stagione del riformismo liberalsocialista. Nelle prossime settimane la comunità riformista seguirà, per questo, con interesse le proposte sul presidenzialismo che ha delineato il premier Giorgia Meloni. Fra i temi di interesse, nel prossimo futuro, anche quello dell’Autonomia che dovrà essere una occasione di tutela della unità nazionale».

Il passaggio ad una nuova definizione

«La comunità del Nuovo Psi, con la sua autonomia, giocherà questa partita – si è deciso – con una organizzazione snella e moderna, con nuovi linguaggi e con un simbolo rinnovato. Il passaggio ad una nuova denominazione propria del riformismo liberale è l’avvio di una riflessione profonda e proiettata nel futuro. Il punto di partenza di un network che dovrà essere più ampio ed aperto a sensibilità affini». Nel corso della riunione si è deciso «di sostenere le iniziative parlamentari dell’onorevole Alessandro Battilicchio sui temi della ricerca della verità storica degli anni ‘90 e sulla evoluzione del sistema e della organizzazione dei partiti».

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