“Vi spiego perché il Nord si fida solo di Giorgia Meloni”: l’analisi di Ilvo Diamanti
Il Nord ha trovato in Giorgia Meloni la sua “lady protettrice”, per usare un lessico che in politica viene usato di questi tempi. E’ Ilvo Diamanti, docente dell’Università di Urbino, presidente dell’istituto Demos ed editorialista di Repubblica, a spiegare l’onda vittoriosa di Fratelli d’Italia nel Settentrione fino a ieri dominato dalla Lega. Dall’analisi emerge la fiducia che le regioni de Nord d’Italia ripongono nella linea soprattutto economica del primo partito italiano. I cittadini sono passati dalla Lega al “vaffa”, fino alla richiesta d’aiuto. Ed è in questa fase che entra in gioco l’affidabilità della Meloni. “Il Nord ha paura di impoverirsi, ha paura delle conseguenze che potranno arrivare nei prossimi mesi dalla tante crisi che stiamo attraversando” E pur trattandosi di un’area “ricca”, per così dire, del Paese, « è quella che ha più da perdere» in questo momento.
Ilvo Diamanti sulla Stampa: “Il Nord chiede alla Meloni protezione”
Come può rispondere Giorgia Meloni a quella paura? E’ la domanda che la Stampa oggi in edicola pone a Diamanti: «Presentandosi come il partito fuori da Roma, che è stato all’opposizione e che può rappresentare la novità». E precisa l’analista: «Roma in questo caso non è la città di Roma. È la metafora del potere, quel potere che il Nord giudica ostile». E’ accaduto, dunque, che le aree del Nord si siano sentite abbandonate dalla Lega che «con Salvini ha subito una mutazione genetica. Fino a Maroni era un partito di popolo nel Nord. Dopo è diventata un partito del capo a vocazione nazionale». Come è inscritto già nel simbolo “Lega per Salvini premier”. “Il Nord è sparito e tutto sembra risolversi con il successo personale del leader”, è la considerazione di Ilvo Diamanti. Ha nuociuto alla Lega il suo “governismo”, con il Conte 1 e con Draghi. E veniamo, dunque, alla speranza che il Nord ha riposto nella Meloni e in FdI. «Meloni ha vinto, anche nel Nord, perché non ha governato».
Ilvo Diamanti: “La Meloni ha convinto il Nord con un messaggio economico chiaro”
Gli elettori le chiedono «protezione di fronte alla crisi (basta pensare all’aumento dei costi dell’energia per le imprese) e più autonomia». E ha dalla sua il fatto di non avere governato. E alla domanda se sia o no un azzardo chiedere l’autonomia a un partito per vocazione nazionale, risponde: «Può certamente apparire paradossale, ma si chiede autonomia a chi si ritiene sia stato in questi anni fuori dai giochi». Il tutto naturalmente entro una cornice che ha fornito molte rassicurazioni. La Meloni ha convinto il Nord «con un messaggio molto semplice: noi non utilizzeremo i profitti generati dalle piccole e medie imprese del Nord per pagare il reddito di cittadinanza al Sud. Messaggio chiarissimo». Del resto, i dati economici dell’Italia parlano chiaro: «Mai come in queste elezioni è evidente il rapporto diretto tra il voto ai 5 stelle, che del reddito di cittadinanza hanno fatto la loro bandiera, e la distribuzione del sussidio alla popolazione. Le aree del Sud dove Conte è andato meglio o è diventato maggioranza sono quelle che hanno goduto del maggior gettito legato al reddito di cittadinanza».
Diamanti: “Chiedono protezione alla Meloni contro la crisi dei prossimi mesi”
La richiesta di autonomia amministrativa faceva parte del dna della Lega. “Che per molti anni è servita da collante, da rete di riferimento a questo popolo che viveva alla periferia del potere. Quella funzione è venuta meno con la svolta di Salvini”. Per questo il Nord chiede protezione a Giorgia Meloni: “un ombrello per ripararsi dalla pioggia che verrà nei prossimi mesi”.