Una “Rosa per Norma Cossetto” in tutta Italia. Gasparri: “Onoriamo la giovane istriana vittima dell’odio titino”

5 Ott 2022 13:54 - di Eugenio Battisti

“Oggi mi recherò alle celebrazioni romane, nel quartiere giuliano dalmata, per ricordare la figura di Norma Cossetto. Giovane martire istriana. Simbolo della barbarie che uccise e infoibò migliaia di italiani nel confine orientale”. Così Maurizio Gasparri a quasi ottant’anni dalla morte della giovane studentessa. Alla quale nel 2005  l’allora presidente della Repubblica Ciampi ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito civile.

Gasparri: sarò alle celebrazioni in ricordo di Norma Cossetto

“Personalmente non ho mai fatto mancare il mio impegno in Parlamento e fuori”, sottolinea il senatore di Forza Italia, “per tenere viva la memoria di queste vicende. Tra le tante ricordo con orgoglio il mio contributo alla realizzazione e promozione del film Red Land. Che ha raccontato le drammatiche vicende della famiglia Cossetto e la tragica fine di Norma. Tutto questo, insieme a manifestazioni come quelle di oggi, che si svolgeranno in tutta Italia, sono il nostro ringraziamento per il sacrificio di chi come lei ha pagato con la vita il proprio orgoglio di essere italiana”.

In tutta Italia “Una Rosa per Norma Cossetto”

Oggi in oltre 200 città italiane si svolgerà la manifestazione promossa dal Comitato 10 Febbraio intitolata “Una Rosa per Norma Cossetto”. L’evento, giunto alla quarta edizione, è dedicato al ricordo della giovane martire istriana. Che nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943, dopo essere stata violentata più volte, venne gettata dai partigiani comunisti di Tito  in una foiba. Quest’anno lo slogan scelto recita “Una scelta d’Amore”.

A Roma il ricordo nel quartiere Giuliano-Dalmata

A Roma il ricordo di Norma e delle donne vittime della violenza in Istria, Fiume e Dalmazia si svolgerà nel pomeriggio. Davanti alla panchina tricolore nel Quartiere Giuliano-Dalmata, zona Cippo Carsico sulla via Laurentina.

Merlino: pagò con la vita il suo amore per l’Italia

“La povera Norma pagò con la vita la decisione di rimanere italiana. E di non rinnegare la Patria”, dichiara Emanuele Merlino, presidente del Comitato. “Per aver scelto l’amore per la sua Terra, venne sequestrata, torturata, violentata e gettata in una foiba dai partigiani comunisti slavi. La sua vicenda è poi assurta a simbolo della tragedia delle foibe grazie alla Medaglia d’Oro al Merito Civile. Concessale nel 2005 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. E oggi, dopo centinaia di inaugurazioni di piazze, targhe, vie e monumenti in suo onore, è diventata simbolo di un’italianità fatta d’amore, di rispetto e giustizia”.

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