Striscione al Colosseo con il nome di La Russa rovesciato e la minaccia: è tornato l’antifascismo militante

15 Ott 2022 17:13 - di Francesco Severini

“Benvenuto presidente La Russa. La resistenza continua”. Non solo la scritta sulla saracinesca in zona Garbatella contro il neopresidente del Senato. Compare a Roma uno striscione di 6 metri per 1 metro, con il nome del neo presidente del Senato scritto al rovescio. E’ stato appeso in via degli Annibaldi, fronte Colosseo, da Cambiare Rotta. A notarlo, e sequestrarlo, i carabinieri di Roma Quirinale.

Gli estremisti di sinistra rivendicano lo striscione

“Ci tenevamo a portare i nostri sentiti auguri di benvenuto al nuovo presidente del Senato, ɐssnɹ ɐ˥ oᴉzɐuƃI. A quanto pare, la sua figura è ben apprezzata anche dai partiti della fantomatica ‘opposizione antifascista’. Saremo ben lieti di mostrare a questo e a questo parlamento il significato di Antifascismo Militante. Ai nostri posti ci troverete, nelle strade, nelle piazze delle città”. Lo rivendicano su facebook gli estremisti di Cambiare Rotta Roma, postando la foto dello striscione appeso al Colosseo con il nome del neopresidente del Senato scritto al rovescio che porta la loro firma.

Le indagini della Digos sulle scritte a Garbatella

Indagini della Digos sono in corso intanto sulle scritte firmate con la stella delle Br contro Ignazio La Russa comparse sulle serrande della sede di Fratelli d’Italia nel quartiere Garbatella a Roma. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Solidarietà a Ignazio la Russa è arrivata da numerosi esponenti di Fratelli d’Italia ma non ancora dal sindaco di Roma Gualtieri e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Ai quali Chiara Colosimo (FdI) fa notare che “chi tace è complice”.

Per La Russa solidarietà e silenzi

Tace anche Enrico Letta mentre la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani dichiara a nome dei deputati dem che “le minacce contro il senatore La Russa rappresentano un atto vile che va condannato fermamente”. Di certo il clima è di forte tensione, e qualcuno ha contribuito ad alimentarlo.  Come ha notato Giorgia Meloni che ancora una volta auspica il superamento della demonizzazione dell’avversario: “Il nostro impegno sarà per unire la Nazione, non per dividerla come sta tentando di fare qualcuno. Spero che il senso di responsabilità della politica prevalga sull’odio ideologico, perché l’Italia e gli italiani devono tornare a correre, insieme”.

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