Scritte contro La Russa, la Procura di Roma indaga per minacce e oltraggio a un Corpo dello Stato

18 Ott 2022 17:25 - di Eugenio Battisti

Minaccia e oltraggio a un Corpo politico. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta sugli oltraggi a Ignazio La Russa, dopo la sua elezione alla presidenza del Senato. Il fascicolo riguarda le scritte apparse nei giorni scorsi in diverse zone della Capitale  contro il neopresidente del Senato. Si ipotizzano, appunto, i reati di minaccia e oltraggio a un Corpo politico. A coordinare l’indagine, avviata dopo le informative della Digos e dei carabinieri, è il procuratore aggiunto Michele Prestipino.

Scritte contro la Russa, la Procura di Roma apre un’inchiesta

In particolare sono tre gli episodi oltraggiosi nei confronti dell’esponente di Fratelli d’Italia, seconda carica dello Stato. Al vaglio degli inquirenti ci sono la scritta comparsa sabato scorso sulle serrande della sede di Fratelli d’Italia nel quartiere Garbatella, in via Guendalina Borghese. All’ingresso della sede storica prima del Msi e poi di An è comparsa una stella a cinque punte, simbolo delle Br, con la scritta “La Russa, Garbatella ti schifa”. Firmata antifà. E ancora lo striscione con il nome di La Russa scritto capovolto appeso in via degli Annibaldi, di fronte al Colosseo. Infine un’altra scritta “La Russa boia speriamo che tu muoia”, siglata con la A cerchiata, simbolo degli anarchici. Comparsa nella notte tra sabato e domenica sulle mura dell’Acquedotto Alessandrino.

Meloni denuncia il clima di odio e il riferimento ad anni drammatici

Minacce al neopresidente del Senato che hanno visto l’immediata replica di Giorgia Meloni. Che ha denunciato il clima di linciaggio alimentato dalla sinistra estrema e non solo. “La Russa ha dimostrato di essere uomo che conosce bene il peso delle istituzioni. E che farà di tutto per rappresentare con imparzialità e autorevolezza la seconda carica dello Stato”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia. Eppure diversi esponenti politici hanno deciso di renderlo un bersaglio. Come persona e per le sue idee, rinfocolando un clima d’odio, già ben alimentato durante una campagna elettorale. Costruita sulla demonizzazione dell’avversario politico. E così, accade che in una sede di Fratelli d’Italia compaia una scritta contro di lui, firmata con la stella a 5 punte. Chiaro riferimento ad anni drammatici che non vogliamo rivivere”.

 

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