Scomparsa l’atleta iraniana che ha gareggiato senza velo a Seul. I media locali: è stata arrestata
Le sue immagini a capo scoperto hanno fatto il giro del mondo sui social network. E oggi a quei frame si sovrappongono le inquietanti notizie che arrivano dalla Corea e terminano in Iran. L’atleta iraniana Elnaz Rekabi, che domenica aveva gareggiato senza il velo ai Campionati asiatici di arrampicata a Seul, in Corea del Sud, è scomparsa. Lo riferisce la Bbc persiana citando fonti a lei vicine, che hanno detto di non riuscire a contattarla da ieri sera. La stessa famiglia della climber non ha più sue notizie da molte ore ormai. Non solo. Sempre la Bbc Farsi ha citato «fonti ben informate» sul caso, secondo cui la squadra iraniana di cui la Rekabi fa parte, avrebbe lasciato lunedì mattina l’hotel in cui alloggiava, anche se il calendario prevedeva il rientro in Iran solo per mercoledì (19 ottobre ndr).
Ansia per Elznaz Rekabi: l’atleta iraniana è scomparsa da ieri
E ancora. Sempre secondo il servizio in lingua persiana dell’emittente britannica, le autorità di Teheran avrebbero confiscato all’atleta – la prima sportiva iraniana ad aver compiuto il gesto di protesta del hijab – passaporto e telefono. Insomma, come ipotizza anche l’Adnkronos, Elnaz Rekabi sarebbe stata arrestata. Di fatto non si hanno sue notizie, e il sospetto di un suo fermo diventa di ora in ora più concreto. Specie in considerazione del fatto che la campionessa di climbing domenica ha gareggiato senza il velo ai Campionati asiatici di arrampicata in Corea del Sud. Un gesto dal chiaro valore simbolico, in segno di solidarietà con le proteste che da un mese vanno avanti in Iran dopo la morte della giovane Mahsa Amini, deceduta dopo che la polizia l’ha arrestata a Teheran, con l’accusa di indossare male il velo.
La polizia iraniana l’avrebbe arrestata dopo che l’atleta ha gareggiato senza velo a Seul
Tutto quello che si sa al momento, dunque, è che dalla sera di domenica si sono persi i contatti con la climber. Di più. Secondo il sito Iran Wire, la Rekabi sarebbe stata portata direttamente all’aeroporto internazionale Khomeini, prima del rientro previsto per mercoledì in Iran, per essere trasferita nella prigione di Evin a Teheran su ordine dell’intelligence dei Guardiani della Rivoluzione. Il penitenziario dove sono detenuti i prigionieri politici del regime islamista, teatro di un incendio nelle ultime ore. E dove si trova anche Alessia Piperno, l’italiana fermata in Iran. Stando al portale di notizie, l’atleta era entrata nella sede dell’ambasciata iraniana a Seul con la promessa che sarebbe stata riportata in patria senza “problemi”. Invece, a corredo del tutto, le notizie che trapelano sul caso sempre da Iran Wire, riportano il fatto che la polizia iraniana avrebbe fermato nelle scorse ore anche il fratello dell’atleta…