Lombardia, respinta la mozione Pd contro Romano La Russa: no anche dall’opposizione
Con una larghissima maggioranza il consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione chiedeva la censura e la revoca da assessore nei confronti di Romano La Russa, “reo” di aver partecipato al rito del Presente al funerale del cognato e amico Alberto Stabilini. La mozione ha ricevuto 46 voti contrari, a fronte di appena 24 favorevoli. Inoltre, ha registrato la presa di distanza di vari esponenti dell’opposizione, che ne hanno registrato la natura strumentale.
Critiche alla mozione anche da parte dei consiglieri di minoranza
Per essere approvata la mozione, che vedeva come primo firmatario il capogruppo del Pd Fabio Pizzul, avrebbe dovuto ottenere la maggioranza assoluta. Durante la discussione generale sia la consigliera Monica Forte del Gruppo misto, sia gli esponenti del M5S Gabriele De Rosa e Ferdinando Alberti hanno chiarito che non avrebbero votato il documento perché, pur non condividendo il gesto di Romano La Russa, ritenevano che non fosse il momento di fomentare polemiche e scontri. A conti fatti, oltre ai voti contrari, sui 72 presenti ci sono stati anche un astenuto e un non partecipante al voto.
Romano La Russa: «Dall’opposizione attacchi isterici e ingiustificati»
«Esprimo tutta la mia soddisfazione per il risultato ottenuto, un’ulteriore riprova della solidità e compattezza della maggioranza. A questo proposito, colgo l’occasione per ringraziare di cuore i colleghi per gli interventi a mio sostegno in aula e per le manifestazioni di affetto e amicizia», ha commentato Romano La Russa, sottolineando che si è trattato di «una dimostrazione di solidarietà che ha oscurato gli isterici e ingiustificati attacchi dell’opposizione, che si è dimostrata a corto di argomentazioni serie».
«Non era un gesto politico, chiedo scusa a chi si è sentito offeso»
La Russa nel suo intervento prima del voto aveva ripresentato le scuse, già espresse nei giorni successivi al funerale, «a chi si è sentito offeso e che rinnovo con ancora più convinzione». «Ci tengo a ribadire, con sincerità, che da parte mia non c’è mai stata, né poteva esserci, alcuna volontà di fare qualcosa che potesse suonare contraria a testo e spirito della nostra Costituzione, che ho sempre rispettato nelle mie presenze istituzionali», ha aggiunto, spiegando di aver «voluto partecipare a un rito che Alberto desiderava e ha voluto come ultimo atto di saluto e rispetto da parte di chi lo ha conosciuto». «Da parte mia c’è stato solo un atto d’amore verso un amico defunto, senza alcuna volontà di trasformarlo in un gesto politico. Un gesto compiuto, facendomi forza, come si evince dallo stesso filmato – ha concluso Romano La Russa – per non venir meno alle ultime volontà di Alberto».