La Russa incontra Sala: «Possiamo salvare San Siro senza rinunciare al nuovo stadio» (video)

3 Ott 2022 19:17 - di Gigliola Bardi
la russa sala

Un incontro «cordiale», nel quale ha esposto «una terza via» per il futuro di San Siro. Ignazio La Russa oggi è stato a colloquio con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per presentargli un progetto che permetta la sopravvivenza dello storico stadio milanese, pur «pur essendo assolutamente favorevole a costruire un nuovo stadio». Una proposta che consentirebbe risparmi e vantaggi per il Comune, per le società sportive e per la città, anche in termini ambientali.

La Russa illustra a Sala «la terza via per San Siro»

«Tra le ipotesi di abbatterlo o di mantenerlo, la terza via di tenerli entrambi mi sembra la migliore. Sarebbe un grande vantaggio», ha spiegato il senatore di FdI, chiarendo che mantenere in vita lo stadio di San Siro «servirebbe al Comune, che rinunciando all’affitto, che tanto non avrebbe demolendolo, potrebbe, anziché 5 giorni all’anno, utilizzarlo 20 giorni all’anno» per i grandi eventi e «significherebbe poi che Inter e Milan, se vogliono, possono giocare le partite in cui sono previsti almeno 70mila spettatori». «Si pensi ai derby: già non basta lo stadio e dover giocare con 20mila persone in meno…», ha detto La Russa, parlando tra gli altri all’agenzia Alanews e aggiungendo che «se vogliono ci possono far giocare le coppe. Può diventare un luogo di utilizzo per altri sport, si possono fare mille cose».

Un risparmio da 50 milioni di euro per le società

Una delle condizioni, ha poi aggiunto l’esponete di FdI, «è che le società si impegnino per la gestione per 10 anni di San Siro a fronte di un risparmio che avrebbero di 50 milioni. Il costo della demolizione è a carico di chi costruisce il nuovo stadio, per cui non ho dubbi che possano essere contenti». Dunque, un progetto conveniente «perché non costa niente al Comune e non costa niente alle società» e che offre anche un vantaggio ambientale per la città, «che elimina con la demolizione le polveri sottili e il trasporto di detriti». «Bisognerebbe non depauperare il verde in quell’area, con un aggiustamento dell’area rispetto al progetto. Io dico che stessa volumetria e stesso verde si possono ottenere. Consulenti e architetti hanno detto che è fattibile, anche alzando magari di qualche piano, in verticale, gli edifici esistenti», ha poi aggiunto La Russa, non nascondendo che nel progetto c’è anche un aspetto «romantico: quello di mantenere in vita San Siro, che è uno degli stadi più famosi al mondo».

L’incontro di La Russa con Sala in una «fase neutra», pensando solo alla «nostra Milano»

Poi, replicando a chi gliene chiedeva conto, La Russa ha convenuto sul fatto che bisognerà parlarne con le società «però – ha ricordato – il proprietario è il Comune e io dovevo parlare con la proprietà. Sono sicuro che le società tramite il sindaco conosceranno questo progetto». Una questione di metodo, dunque. Come lo è stata la scelta di presentare il progetto prima con un «dibattito privato col sindaco» e solo successivamente di «renderlo pubblico grazie alla stampa». Un passaggio compiuto volutamente in una «fase neutra: fuori dalla campagna elettorale e prima della scelta del nuovo governo» per «offrire una soluzione per la nostra Milano». Sala, ha quindi riferito La Russa ringraziando il sindaco, «è stato molto cortese, ha esaminato con attenzione, oltre che con cortesia, la nostra proposta. Mi ha detto che ne parlerà con le società, si è mostrato interessato, di più non poteva dirmi».

«Io ministro dello Sport? Sto bene dove sto, ma una figura che coordini quel mondo serve»

Parlando poi dell’incontro con Sala ai microfoni di La politica nel pallone di Gr Parlamento, La Russa ha risposto con una battuta l’ipotesi di un suo incarico come ministro dello Sport. «Sto benissimo dove sto, ma sarei pronto a fare tutto. Non si può fare un cambiamento dei ministeri, ne ho parlato con Giorgia Meloni. Ma sicuramente oggi come oggi una figura che abbia la responsabilità di coordinare il mondo dello sport va valutata di più di quanto fatto in passato».

«Su Moratti in Lombardia concordo con Daniela Santanché»

Infine una battuta sulle prossime regionali in Lombardia: «Daniela Santanchè è il mio coordinatore regionale e io concordo in pieno con quello che ha detto», ha detto La Russa, commentando le parole della coordinatrice lombarda di FdI, che in un’intervista di qualche giorno fa ha invitato la vicepresidente della Regione, Letizia Moratti, a non «agitarsi» in merito alla partita delle Regionali, dopo la sua apertura a una candidatura, «perché questo non è il momento».

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