Il governo Meloni potrebbe insediarsi il 23 ottobre. E battere il record del 2008

1 Ott 2022 16:30 - di Eugenio Battisti

Il nuovo governo a guida Meloni potrebbe giurare tra meno di un mese. Parola d’ordine della leader di Fratelli d’Italia: fare presto e bene. La fretta è imposta dall’agenda politica, economica e sociale che necessità di un esecutivo forte per affrontare la crisi legata al caro energia. E  per approvare entro l’anno la legge di Bilancio. Scorrendo negli annali i precedenti dimostrano che con una maggioranza chiara uscita dalle urne, in meno di un mese si può arrivare al conferimento dell’incarico da parte del presidente della Repubblica, allo scioglimento della riserva, alla nomina dei ministri e al giuramento.

Tempi stretti per il nuovo governo, meno di un mese

Le uniche date certe sul calendario, per ora, sono quella del 13 ottobre per le sedute inaugurali di Senato e Camera. Mentre tra il 16 e il 17 dovrebbe arrivare l’elezione dei capigruppo necessaria al capo dello Stato per iniziare le consultazioni. Se tutto filasse liscio, Giorgia Meloni, premier in pectore, intorno al 23 ottobre potrebbe insediarsi a Palazzo Chigi. Se così fosse batterebbe il record detenuto da Silvio Berlusconi nel 2008 dopo le elezioni del 13 aprile. Nella sedicesima legislatura il governo guidato dal Cavaliere entrò in carica l’8 maggio con il giuramento al Quirinale, 25 giorni in tutto.

Il record di Berlusconi nel 2008: 25 giorni

Una cadenza rispettata anche nel 1996 e nel 2001, con Romano Prodi e sempre Berlusconi. Al professore bastarono 27 giorni. Cinque anni dopo, a seguito delle elezioni del 13 maggio 2001, al secondo governo del leader di centrodestra servirono 29 giorni. Alcide De Gasperi e lo stesso Prodi riuscirono a formare il loro quinto e secondo governo in un tempo relativamente breve. Nonostante l’attesa della nomina del nuovo Presidente della Repubblica. Nel 1948, dopo le elezioni del 18 aprile,  il leader Dc si insediò il 24 maggio, a 36 giorni dal voto. Nel 2006, invece, dopo le elezioni del 9 aprile, a Romano Prodi servirono 38 giorni.

Difficile superare la lentezza di Conte: quasi tre mesi

Nella ‘gara’ entrano anche  Giovanni Leone (37 giorni nel 1968 dal voto del 19 maggio al giuramento del 25 giugno); Amintore Fanfani (38 giorni nel 1958 dalle elezioni del 25 maggio al giuramento del 2 luglio) e Bettino Craxi (39 giorni nel 1983 dal voto del 26 giugno al giuramento il 4 agosto). Sembra difficilmente superabile, invece, il record negativo di Giuseppe Conte, insediatosi a Palazzo Chigi il 1 giugno del 2018, 89 giorni dopo le elezioni del 4 marzo. Cinque in più rispetto agli 84 necessari a Giuliano Amato, premier dal 28 giugno del 1992, dopo il voto del 5 aprile. Dovette passare per le dimissioni dell’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, e l’elezione del successore, Oscar Luigi Scalfaro, arrivata il 25 maggio. Due giorni dopo l’attentato a Giovanni Falcone.

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