La follia atomica è il male assoluto del secolo. Ecco perché è il coreano Kim la minaccia peggiore

10 Ott 2022 12:39 - di Lorenzo Peluso

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La follia, male assoluto di questo secolo. Ci siamo già abituati, questa è la verità, alle atrocità della guerra che si combatte ogni giorno sul fronte ucraino. I morti, le torture, le fosse comuni. I palazzi sventrati dai missili russi. Le carcasse dei carri armati abbandonati lungo le strade che conducono dal Donbass verso il confine russo. I profughi, i bambini. Ci siamo già abituati a tutto questo, facendo di necessità virtù, normalizzando le nostre reazioni emotive. Certo, rimane l’unico incubo , quello dell’atomica, a destabilizzare ancora il nostro vivere quotidiano. Ma questi primi anni venti del secolo sembrano riservarci altre sorprese, con le quali dovremmo convivere. Un altro fronte, quello asiatico. E’ la follia dell’uomo che probabilmente accomuna terre e popoli così lontani. Denominatore comune, ancora l’atomica.

La minaccia atomica del pazzo di Pyongyang, Kim Jong-un

Nelle ultime ore il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, in Corea del Nord, ha personalmente preso parte ad un addestramento militare della divisione operativa nucleare tattica. Lo ha fatto dopo che il mondo si è indignato, non tutti per la verità, per il lancio, l’ennesimo, lo scorso 4 novembre di un razzo balistico a raggio intermedio di nuova concezione che ha attraversato i cieli del Giappone. Neppure il tempo di ragionare, nelle cancellerie del mondo su cosa e come affrontare la questione Corea che, da Pyongyang, l’8 ottobre è stato lanciato un altro missile balistico, che essere caduto nel mare, al di fuori della Zona Economica Esclusiva del Giappone.

Il lancio è stato eseguito dopo le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud e dopo le esercitazioni congiunte tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone all’inizio della scorsa settimana. Ma non sembra essere finita qui, infatti incombe una minaccia concreta in queste ore; oggi anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori della Corea, potrebbe riservarci un nuovo lancio di missili con un esperimento nucleare. Nella stessa data infatti, nel 2006, era stato effettuato il primo test nucleare nordcoreano e nel 2016 era stato lanciato un missile il 15 ottobre intorno a tale ricorrenza.

Non solo minacce ma piani strategici per spaventare il mondo

E’ un problema serio la Corea del Nord che si spinge giorno dopo giorno verso quella linea rossa che aprirà un nuovo fronte. Al momento sono circa trenta i missili in 24 lanci, già testati. Sei dei quali negli ultimi quindici giorni, innescando timori per un possibile test nucleare, che sarebbe il settimo della sua storia. L’arsenale missilistico nord-coreano rimane un’incognita per l’occidente; di certo c’è nella disponibilità di Pyongyang lo Hwasong-17, un missile balistico intercontinentale (Icbm) mostrato per la prima volta al pubblico all’inizio di quest’anno, e comparso nella parata militare di fine aprile scorso. C’è poi lo Hwasong-15, di dimensioni inferiori e già testato nel novembre 2017, al culmine delle tensioni con gli Stati Uniti allora guidati da Donald Trump. Le intelligence occidentali stimano che lo Hwasong-17 possa trasportare fino a quattro testate con una gittata superiore ai 15mila chilometri, superiore a quella dello Hwasong-15, che si ritiene possa raggiungere i 13mila chilometri, in grado quindi di raggiungere gli Stati Uniti. Pyongyang dispone anche dello Hwasong-14, che supererebbe di poco i diecimila chilometri e che si ritiene in grado di raggiungere New York.

L’arsenale nucleare in grado di devastare l’Occidente

Se questi sono i missili balistici a lungo raggio, i coreani possiedono anche missili balistici a raggio intermedio (Irbm), tra cui lo Hwasong-12, con gittata di 4.500 chilometri. Sarebbe questo il missile lanciato martedì scorso che ha sorvolato il Giappone. Un missile questo in grado di tenere a tiro la base navale statunitense di Guam, nell’oceano Pacifico. Sotto i quattromila chilometri di gittata i coreani hanno anche i Musudan, i Pukguksong, in grado di coprire una distanza di circa duemila chilometri, e i Nodong, che arrivano fino ai 1.500 chilometri di gittata. Una corsa verso il baratro che non può trovare altra spiegazione se non nella follia. La Corea del Nord ha compiuto finora sei test nucleari nella sua storia, l’ultimo il 3 settembre 2017, che avrebbe sprigionato una forza compresa tra i cento e i 370 chilotoni. Per essere più chiari, una bomba da cento chilotoni sarebbe sei volte più potente di quella sganciata dagli Stati Uniti su Hiroshima il 6 agosto 1945. E’ questo il male assoluto di questo secolo: la follia.

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