Il Var debutta al Senato per “stanare” chi ha votato La Russa tra l’opposizione. Gelmini nel mirino dei social
Ignazio La Russa eletto presidente del Senato senza i voti di Forza Italia ma con qualcuno arrivatogli, a sorpresa, dalle fila dell’opposizione. Chi ha votato l’esponente di Fratelli d’Italia? L’opposizione – da Pd a M5S fino al Terzo Polo – si spacca e si divide alla ricerca dei 17 ‘colpevoli’. Tra accuse incrociate e dichiarazioni sibilline, condite da liste e elenchi di nomi ‘sospetti’, spunta anche il Var al Senato.
Il Var al Senato fa impazzire i social
L’analisi dei video delle votazioni circolano sui social, con cronometraggio dei tempi di permanenza in cabina: quanti secondi è rimasto Matteo Renzi? Carlo Calenda è stato più veloce? E la Gelmini? Tra i senatori del M5S c’è stato qualcuno che ha impiegato troppo tempo? Quanti secondi servono per consegnare una scheda bianca? E quanti, invece, per scrivere un nome? I filmati, come quelli pubblicati su Twitter dal profilo di @AscanioFrugoni movimentano il dibattito e alimentano teorie. Tra le “indiziate”, nel Terzo Polo particolarmente “attenzionato”, sui social c’è Maria Stella Gelmini, ma anche Matteo Renzi e Raffaella Paita. Illazioni, ovviamente, e nessuna prova tecnica e tantomeno scientifica, ma il “Var del Senato” ieri ha fatto impazzire i social.
Agli atti restano le posizioni assunte dai partiti subito dopo la fumata bianca. “Noi non siamo stati”, assicurano fonti parlamentari del Pd all’Adnkronos. “È chiaro che nell‘opposizione c’è chi sta dando una mano -evidentemente interessata- a una maggioranza che altrimenti non starebbe in piedi. Il Pd ha compattamente votato scheda bianca. A chi dice che diversi senatori M5S non avrebbero brillato per velocità, ha replicato il leader Giuseppe Conte: “Non sono nostri. Io un’idea da chi siano arrivati ce l’ho ma non la dico…”.