Feltri avverte la Meloni: “Si guardi da lecchini e falsi amici e scelga chi è all’altezza di stare al governo”

13 Ott 2022 10:18 - di Monica Pucci
“Ci siamo lamentati perché la campagna elettorale è stata asfissiante, ma ora che si tratta di nominare i presidenti delle due Camere nonché i ministri che costituiranno il governo, le cose anziché semplificarsi si so no intricate di brutto….”, esordisce questa mattina, su Libero, il fondatore del quotidiano milanese Vittorio Feltri, che nel suo editoriale mette sull’avviso Giorgia Meloni, in questa fase convulsa di nomine e di ricerca dei profili migliori da indicare per la nuova compagine di governo che da qui a qualche giorno dovrebbe nascere.

Feltri e i consigli a Giorgia Meloni: “Bene le nomine di La Russa e Molinari”

Feltri si esprime favorevolmente sulla possibile nomina di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato o in alternativa di Roberto Calderoli: “Parliamoci chiaro, l’uno vale l’altro, nel senso che entrambi sono degni del posto, per cui non comprendiamo che necessità ci sia di battibeccare per decidere chi dei due debba aggiudicarsi codesto scranno. Cari senatori, fate come volete, ai cittadini il problema, ammesso che sia tale, non interessa né poco né molto. L’importante è che i due rami del Parlamento non dormano e svolgano le loro mansioni. In qualsiasi modo si concluderà la partita sono sicuro che al popolo non freghi nulla”.

“Giorgia non ascolti lacché e falsi amici”

E sul governo Meloni? “L’uomo della strada non conosce se non attraverso la tv la nomenclatura, ignora i loro curriculum e non ha idea se sia meglio Caio o Sempronio. Le discussioni su questo o quel cognome lasciano indifferenti quasi tutti gli elettori, ai quali preme non tanto che il nuovo governo li agevoli, ma che almeno non li danneggi, come di solito purtroppo accade. Di certo, se viene messa una infermiera a fare il responsabile della Salute, si creano nella massa varie perplessità, ma per il resto essa è disposta a digerire qualsiasi cretino alla guida dei vari dicasteri… Ci fidiamo ciecamente della premier, però non ci fidiamo affatto di ogni suo lacchè. Pertanto la invitiamo a non prendere sul serio coloro che la blandiscono per ottenere poltrone e indennità di carica, bensì a badare al sodo. Soltanto così ella avrà facoltà di dirigere la baracca nell’interesse dell’Italia anziché in quelli di privatissime saccocce. Forza Giorgia, vai per la tua strada e trascura le scorciatoie indicate da finti amici”.

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