Draghi congeda i ministri: «Serve una transizione ordinata: i governi passano, l’Italia resta»
Brindisi, foto e ringraziamenti di rito. Mario Draghi si è congedato oggi dai membri del suo governo, dopo quello che dovrebbe essere l’ultimo Consiglio dei ministri. La riunione è durata circa 45 minuti e aveva all’ordine del giorno anche il Documento programmatico di bilancio. In realtà, non è del tutto escluso che se ne svolga un’altra nei prossimi giorni di carattere tecnico, ma è con il Cdm di oggi che si è chiusa anche simbolicamente l’esperienza del governo cosiddetto di unità nazionale. Un’occasione nella quale il premier ha voluto rivolgere a tutti i ministro non solo con un ringraziamento, ma anche con un richiamo alla responsabilità.
Il richiamo Draghi ai ministri: «Agevolate una transizione ordinata»
«Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano, l’Italia resta», ha detto Draghi, ringraziando i ministri per il lavoro svolto.
I ringraziamenti del premier uscente
«Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo», ha detto Draghi, per il quale «il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione: tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali».
L’ammissione finale: «C’è voluto un bel po’ di pazienza»
«L’unità nazionale – ha quindi sottolineato il premier uscente – è, per forza di cose, un’esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda. Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi, e voi li avete serviti al meglio». «Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare», ha quindi concluso Draghi, richiamando infine i ministri a mantenere uno spirito di collaborazione nella fase del passaggio di consegne al prossimo governo.