Assalitore di Assago, arresto convalidato. «Ho deciso di colpirli per sopprimere la mia rabbia»
L’assalitore di Assago resterà piantonato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Paolo. Il giudice di Milano Patrizia Nobile ha “convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare come da richiesta” per Andrea Tombolini, 46 anni, accusato di omicidio e tentato omicidio per aver accoltellato a morte un dipendente e ferito cinque clienti dell’ipermercato Carrefour ad Assago.
Arresto convalidato per l’assalitore di Assago
Una decisione scontata nei confronti dell’uomo che giovedì 27 ottobre, intorno alle 18.35, ha percorso gli scaffali del supermercato, ha impugnato un coltello e lo ha usato a caso, colpendo chi gli stava accanto. In soli 60 secondi ha lasciato a terra sei persone – dal dipendente del supermercato Luis Fernando Ruggieri colpito a morte al calciatore del Monza Pablo Marì accoltellato alla schiena – prima di essere disarmato. Un gesto compiuto per invidia dopo aver desistito da istinti suicidi.
«Ho deciso di colpirli per sopprimere la mia rabbia»
«Prima di recarmi al supermercato andavo su un balcone e avevo pensieri suicidiari che non ho portato a termine. (…) entro al supermercato e mi sono recato a prendere un coltello per farla finita. Avevo intenzione di colpirmi, ma quando ho visto alcuni avventori ho deciso di colpirli per sopprimere la mia rabbia, io mi definisco un pazzo» le sue parole, come riporta l’Adnkronos, davanti al pm di Milano Paolo Storari.
Assalitore di Assago: «Mi sembra impossibile aver rovinato la vita…»
«Se devo esprime un sentimento che ho avuto nell’occasione era quello di invidia perché le persone che ho colpito stavano bene. Mentre io stavo male. Ritengo di avere un tumore e di dover morire. Mi sembra impossibile di fare quello che ho fatto. Io non sono una persona violenta e non ho nessun precedente penale. Mi sembra impossibile di aver rovinato la mia vita e quella delle persone che ho ucciso e ferito» ha spiegato a verbale continuando a non darsi pace.