Putin alza le pene per i disertori. L’allarme di Borrell (Ue): “Sul nucleare la minaccia è seria”

24 Set 2022 17:38 - di Laura Ferrari
Putin disertori

Rischiano fino a dieci anni di carcere i disertori russi, coloro che si rifiutano di combattere o di obbedire agli ordini dei loro superiori: lo ha deciso il presidente russo Vladimir Putin che ha firmato oggi il provvedimento approvato in settimana dalle Camere. Fino ad ora i disertori rischiavano una pena fino a cinque anni di carcere.

Disertori in fuga da Putin verso la Finlandia e la Georgia

La firma arriva mentre continua la fuga dal Paese degli arruolabili. La coda di veicoli in fila al confine tra Russia e Georgia ha raggiunto i 10 chilometri. A renderlo noto è la Bbc, precisando che l’attesa per riuscire a passare supera le venti ore. Da quando il presidente Putin ha annunciato la mobilitazione parziale, è iniziata la fuga verso i paesi vicini di quanti tra i cittadini russi non vogliono rischiare di farsi coinvolgere nella guerra in Ucraina. Tra la gente in fila il Guardian cita un 29enne sergente riservista: “Non ho idea di quando potrò rimettere piede in Russia”, dice, alludendo al carcere previsto per chi si sottrae alla chiamata al fronte. “Negli ultimi giorni è raddoppiato – rispetto alla scorsa settimana – il numero di persone entrato in Finlandia dalla Russia. A dirlo, sempre alla Bbc, la governatrice della regione finlandese della Carelia meridionale, Satu Sikanen.

Putin oltre al problema dei disertori, deve fronteggiare le proteste: arrivano foto e video di proteste dalle città di Khabarovsk, Novosibirsk, Irkutsk, Tomsk e Chita, in Siberia. Manifestazioni sono in programma anche per oggi a Mosca e a San Pietroburgo. Le proteste sono scattate il giorno stesso del discorso di Putin alla tv sulla mobilitazione: stando al portale Ovd-Info, oltre 1.300 persone sono state fermate.

“Cittadinanza lampo ai mercenari che combattono per la Russia”

Per far fronte al numero ridotto di coscritti, Putin ha approvato oggi una nuova norma. Consentirà infatti agli stranieri che prestano servizio nell’esercito russo di richiedere e ottenere in tempi rapidi la cittadinanza. No servirà più un permesso di residenza. L’emendamentoriguarda i militari di nazionalità straniera che abbiano firmato un contratto di almeno un anno con le Forze armate del Paese.

Borrell: “La Ue deve prendere sul serio le minacce nucleari”

L’Ue deve prendere sul serio le minacce di Vladimir Putin sul possibile utilizzo di armi nucleari. Lo ha sottolineato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, sottolineando che la guerra in Ucraina è arrivata a una fase “pericolosa”, mentre Mosca ha annunciato una mobilitazione parziale e sta tenendo un referendum per annettere il Donbass e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

“Certamente è un momento pericoloso perché l’esercito russo è stato messo in un angolo e la reazione di Putin – minacciando l’uso di armi nucleari – è stata pessima”, ha dichiarato Borrell, auspicando una “soluzione diplomatica”, che “preservi la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Altrimenti, ha messo in guardia, “possiamo finire la guerra, ma non avremo pace e ci sarà un’altra guerra”.

 

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