Peppa Pig, Roccella alla sinistra: fate battute sui cartoni ma non volete vedere i danni sugli adolescenti

12 Set 2022 12:48 - di Redazione
Peppa Pig
Peppa Pig e le ironie della sinistra. Eugenia Roccella, candidata per Fratelli d’Italia in Puglia, replica alle battute e alle lamentele della sinistra sulla questione di Peppa Pig e dell’episodio in cui è presente una famiglia con due mamme.

Roccella replica alle ironie della sinistra su Peppa Pig

“Questa campagna elettorale – afferma Roccella – comincia ad avere elementi surreali. Sembra che tutti si interroghino, dopo il caso di #peppapig e delle due mamme, sulle parentele nei cartoni animati. Giornalisti e politici di sinistra chiedono provocatoriamente perché nessuno ha mai protestato sul fatto che Qui Quo e Qua non avessero una mamma ma solo zii. E dove fosse finito il marito di nonna Papera. Fino al più inquietante degli interrogativi avanzato da Concita De Gregorio: tra Batman e Robin c’era del tenero?”.

Dilaga nelle scuole la cosiddetta carriera alias

Tra un’insinuazione su Paperino o su Pippo – continua – “si accusa la destra di difendere solo la famiglia tradizionale; ma il problema non è questo. Il problema è che ormai in tante università e scuole italiane, soprattutto nelle grandi città (anche in #puglia), dilaga la cosiddetta carriera alias, cioè la possibilità di cambiare il proprio nome ufficialmente, se lo studente decide di non riconoscersi nel genere “assegnato alla nascita”, cioè nel proprio corpo sessuato”.

Le conseguenze delle teorie gender sugli adolescenti

“Il problema – conclude – sono gli ormoni che bloccano la pubertà e che anche in Italia si possono prescrivere e ottenere gratuitamente, per decidere in seguito la propria identità sessuale”. Ancora, per Roccella, “il problema è soprattutto la faciloneria con cui tutto questo viene fatto, senza rendersi conto delle conseguenze su adolescenti fragili e incerti. E senza considerare i danni, che sono già visibili nei paesi dove queste pratiche sono in uso da tempo. Ma per la sinistra i problemi non esistono, si tratta solo di “diritti”.
Non si tratta dunque di censurare Peppa Pig ma di tenere presente il fatto che adottando la visione del gender fluid sull’identità si innescano problemi, culturali ed esistenziali, di non facile soluzione e che vanno tenuti presenti assieme al tanto sbandierato tema dei diritti civili.

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