Omicidio Diabolik, chiuse le indagini: rischia il processo l’argentino Raul Esteban Calderon
Raul Esteban Calderon, l’argentino arrestato lo scorso dicembre con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso rischia il processo su richiesta della Procura di Roma ha chiuso le indagini sull’agguato mortale Fabrizio Piscitelli, noto come ‘Diabolik’, ucciso con un colpo di pistola alla testa il 7 agosto del 2019 nel parco degli Acquedotti a Roma, e sull’omicidio di Shehaj Selavdi, detto ‘Passerotto‘, avvenuto sulla spiaggia di Torvaianica il 20 settembre 2020.
Raul Esteban Calderon è ritenuto dai magistrati romani il killer di Diabolik dopo l’inchiesta condotta dai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, coordinati dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò e dagli investigatori della Squadra Mobile.
Calderon, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio Piscitelli. E rischia il giudizio anche per la morte dell’albanese Shehaj Selavdi.
Con il 415bis, avviso che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, la Procura contesta l’omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso sia all’argentino che a Enrico Bennato.
Per questo omicidio è stato notificato il 415bis anche a Giuseppe Molisso.
I tre sono accusati di essere gli organizzatori ed esecutori dell’omicidio di Shehay Selavdi.
Le indagini hanno coinvolto anche Guido Cianfrocca, depositario di armi da fuoco per conto di Giuseppe Molisso e Luca De Rosa: a quest’ultimo è stata mossa l’accusa di ricettazione per la moto utilizzata per l’omicidio Shehay.
In questo caso a condurre le indagini, sempre sotto il coordinamento dei magistrati della Dda, erano stati i carabinieri di Frascati, i cui risultati avevano portato a una “convergenza” con le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Roma.