Milano, fiammata da due ordigni con la scritta in arabo: “esploderà fra tre minuti”

9 Set 2022 16:26 - di Paolo Lami

A forza di ululare al ritorno del fascismo e alla democrazia in pericolo, qualora vincesse il Centrodestra alle elezioni del 25 settembre prossimo, il Centrosinistra sta soffiando pericolosamente sul fuoco con il rischio, concreto, che qualche criminale prenda sul serio questi allarmi irresponsabili lanciati, per primo, da Letta, e passi dalle parole ai fatti, magari mettendo mano a qualche ordigno esplosivo come accaduto questa mattina a Milano dove, all’angolo tra via Larga e via Albricci, davanti ad una agenzia di viaggi, la Moby, nei pressi del Consolato libanese e della sede di Assolombarda, che si trova non distante, la polizia, su segnalazione di un passante, ha trovato non una ma due finte bombe con cavi elettrici e una scritta in arabo.

Accanto al pacco sospetto contenente i due ordigni artigianali, privi di esplosivo è stato trovato un biglietto con una scritta in lingua araba con la dicitura “Esploderà fra tre minuti”, rivelano fonti investigative.

“Per ora non c’è nessuna rivendicazione”, spiegano le fonti, per i due ordigni artigianali composti da batterie collegate da cavi e attivati con due temporizzatori.

Il pacco è stato trovato vicino al civico 26 dove c’è un palazzo in cui ha sede sia il consolato libanese che il gruppo Moby che potrebbe essere finito nel mirino per aver ospitato a bordo dei propri traghetti degli immigrati in quarantena.

Il pacco è stato fatto brillare ma all’interno c’erano delle batterie stilo come quelle che sono state trovate fumanti all’esterno del pacco sul ciglio del marciapiede.

Quando la polizia è arrivata sul posto, dopo l’allarme dato da un passante, ha trovato pile fumanti sul ciglio del marciapiede e un pacco avvolto nello scotch da imballaggio. Lì accanto due bobine di cavi elettrici, separate dal pacco sospetto.

Dopo i primi controlli ed accertamenti sono arrivati gli artificieri che hanno fatto brillare il pacco. Al suo interno non c’era materiale esplosivo, ma delle batterie.

Il pacco era composto da due ordigni: uno ha preso fuoco prima del tempo previsto per la detonazione, facendo una grossa fiammata sul marciapiede. L’altro ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri ma era sul punto di esplodere. Entrambi gli ordigni erano forniti di un temporizzatore.

I negozianti della zona raccontano di aver pensato a dei “petardi”, simili a “botti di Capodanno“.

“Ho pensato che fossero petardi, la fiamma era sostenuta – racconta Laura Valli, l’edicolante di fronte a via Larga, che ha assistito all’esplosione di uno dei due ordigni -. Me ne sono accorta vedendo il fuoco e sentendo uno scoppiettio, sembrava un sacchetto”.

La donna non ha avuto paura, “si vedeva che si stava spegnendo – afferma – ma poteva essere pericoloso per le macchine e i motorini che ci passavano accanto“.

Dice di aver visto “una bella fiammataDavide Patanè, barista del Peter Bar: “Sembrava una bomboletta – spiega – in tutto è durato tre minuti, poi il fuoco si è spento. Avevo paura che scoppiasse. C’erano clienti e ci siamo spaventati anche se sembravano botti di Capodanno“.

Gianluca, altro barista che lavora davanti alla fermata della metro Missori, racconta invece di aver sentito “un botto” mentre era in pausa.

“Però qui stanno facendo i lavori alla Torre Velasca – rimarca – e quindi non ci ho fatto molto caso. I clienti entravano a chiedere cosa fosse successo, non erano spaventati, solo molto curiosi”.

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