Lollobrigida: «Draghi? Nel 2021 ha dato del dittatore a Erdogan, l’anno dopo si è seduto accanto a lui»

19 Set 2022 15:43 - di Sara De Vico

Basta con la campagna d’odio contro la destra che sta avvelenando la campagna elettorale, giunta ormai agli sgoccioli. “Consideravamo il ministro Lamorgese poco capace di interpretare il suo ruolo. Lo abbiamo detto in più occasioni. Però una campagna elettorale è una cosa seria. Si deve garantire il rispetto della legge”. Così Francesco Lollobrigida, in una lunga intervista ad Adnkronos Live, dopo le ennesime provocazioni ai comizi di Fratelli d’Italia. Che fortunatamente non sono degenerate grazie al comportamento civile dei militanti, ha aggiunto il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Che ha passato in rassegna tutti i temi caldi dell’attualità. Smentendo le fake news sulla collocazione internazionale del partito di Giorgia Meloni e sul Pnrr.

Lollobrigida: siamo con l’Occidente in un quadro europeo

FdI è dalla parte dell’Occidente in un quadro europeo. “Un comportamento che abbiamo già interpretato dall’opposizione. “Certo – puntualizza Lollobrigida –  in Europa dobbiamo riuscire a fare quello che hanno fatto le altre Nazioni. Cioè difendere anche gli interessi del nostro popolo”. Sulle sanzioni nessun dubbio. Sono utili ma Bruxelles deve ‘risarcire’ gli Stati che pagano un prezzo più alto. “Abbiamo chiesto un fondo perequativo sul modello della Brexit. Oggi noi siamo più danneggiati di altri. E quindi  chiediamo alle Nazioni occidentali di mettere mano al portafoglio. Per aiutarci a sopportare i danni che le nostre aziende subiscono”.

I pupazzi prezzolati di Putin non stanno a destra

A chi si riferisce Draghi quando parla di “pupazzi prezzolati” di Putin? “Andrebbe chiesto al presidente Draghi. Che ha avuto spesso delle esternazioni forti”, dice Lollobrigida sottolineando le tante ‘sviste’ dell’ex governatore della Bce. “Nel 2021 ha dato a Erdogan del dittatore. E l’anno dopo si è seduto accanto a lui. Sulle politiche internazionali le sue affermazioni forti, spesso, non hanno trovato un riscontro di coerenza”. Sulla guerra russo-ucraina, semmai è la sinistra che dovrebbe guardarsi in casa. “Le forze di centrodestra hanno votato compatte. Dei voti che agevolerebbero le strategie russe li abbiamo avuti. Per esempio quello di Fratoianni contro l’adesione della Svezia e della Finlandia alla Nato. E Fratoianni è alleato del Partito democratico. Non so con chi ce l’avesse Draghi. Ma certamente ho più difficoltà a guardare nel centrodestra…”.

Dire che l’Ungheria non è democratica è fare un regalo alla Russia

Riflettori puntati anche sul caso Ungheria. La faccia feroce della Ue rischia di trasformarsi in boomerang. Per il capogruppo di FdI a Montecitorio in questo momento la Ue dovrebbe concentrarsi a mantenere quante più nazioni possibili “da questa parte della barricata”. Le elezioni in Ungheria non sono state contestate,  sottolinea Lollobrigida. “Dire che non sia una nazione democratica è un po’ una forzatura. E “in un momento come questo è forse un regalo alla Russia”.

Il Pnrr va cambiato o si perdono i fondi

Chiarezza anche sul Pnrr sul quale la fantasia delle sinistra si è scatenata.  “Non cambiandolo si rischia di perdere i fondi europei. Noi non vogliamo un cambio radicale”,  spiega. “È stato scritto rapidamente sulla base della pandemia. Poi c’è stata una guerra, abbiamo verificato che esistono altre emergenze. Abbiamo parlato con sindaci, governatori, associazioni di categoria: tutti segnalano che questo Pnrr va modificato su alcuni aspetti, niente di traumatico”.

I 5Stelle crescono dove c’è più reddito di cittadinanza

Sulla ripresa elettorale dei 5Stelle per Lollobrigida la relazione con il reddito di cittadinanza è una certezza. “Basta sovrapporre i grafici dei risultati del M5S ai luoghi in cui viene percepito il reddito, per rendersi conto che viaggiano di pari passo. Come per esempio in Campania e nella provincia di Napoli dove c’è una percentuale spropositata di percettori di reddito”.

Il sorpasso di FdI è possibile e probabile

Lollobrigida smentisce la narrazione della sinistra su divisioni e gelosie nel centrodestra. Salvini irritato? “Non ho contezza di grandi divaricazioni. Noi governiamo 14 regioni, centinaia di comuni. Lo facciamo con grande serenità e i nostri amministratori quando vengono giudicati dai cittadini vengono quasi sempre rieletti”. Il sorpasso di FdI sulla Lega? “Penso sia possibile, dai dati che emergono, e anche probabile, un risultato di Fratelli d’Italia come primo partito nelle zone produttive d’Italia”.

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