Letta definisce Ungheria e Polonia “Europa di serie B”. Fazzolari: “Ha superato ogni decenza”

4 Set 2022 18:39 - di Carlo Marini
Letta Europa serie B

«Anche oggi a Cernobbio il segretario del Pd Letta riversa tutto il suo disgustoso razzismo nei confronti degli Stati dell’est Europa definendoli ‘Europa di serie B’. Da sempre la sinistra italiana, la più retrograda di tutto l’Occidente, manifesta rancore nei confronti dei popoli che si sono liberati dal comunismo e dall’oppressione sovietica. Ma i continui attacchi di Letta alla Polonia, Stato in primissima fila nella guerra in Ucraina e che sta dando ogni possibile sostegno a Kiev, hanno superato ogni livello di decenza. Ogni attacco di Letta alla Polonia è un regalo a Putin». Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari.

Fazzolari: “La solita cialtronaggine del Pd o è un messaggio a Putin”

«In molti, anche a livello internazionale, si cominciano a chiedere – avverte l’esponente di Fdi – se questo atteggiamento di Letta sia figlio solo della solita cialtronaggine del Pd o se sia un messaggio indirizzato alla Federazione Russa».

«Magari – prosegue il senatore di FdI – per far capire che attaccare l’Est Europa in fin dei conti non è attaccare l’Unione europea, visto che quelli sono solo ‘europei di serie B’, e che un equilibrio continentale gradito alla sinistra ‘europeista’ potrebbe essere quello della guerra fredda: l’est consegnato all’imperialismo russo in cambio della tranquillità occidentale e del ‘club dell’Europa di seria A’. Ecco di che pasta è fatta la sinistra italiana: cinismo, codardia e razzismo».

Che cosa ha detto Letta a Cernobbio sulla Europa di serie B

«Se l’Italia avrà un governo che sta nella serie A europea con Francia, Germania, Spagna, Bruxelles sarà una cosa positiva – ha detto Enrico Letta alla platea del Forum Ambrosetti di Cernobbio – se invece sarà nella serie B di Europa con Ungheria e Polonia come interlocutori principali io dico che sarà peggio per l’Italia”. “Poi – ha concluso – gli italiani sceglieranno e io sarò il primo a rispettarne il giudizio».

 

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