Fazzolari: «FdI è da sempre per l’Occidente. E con noi l’Italia non ne sarà il ventre molle»

3 Set 2022 20:48 - di Denise Mascolo
fazzolari

«Il nostro non è un programma per compiacere le piazze, FdI ha una visione nazionale, vogliamo migliorare il quadro complessivo del Paese. Detto questo, siamo molto soddisfatti che il programma complessivo del centrodestra sia fortemente improntato sul nostro, sia nei temi che nei termini, molte parti infatti del programma comune con le altre forze si ritrovano tali e quali in quello del partito guidato da Giorgia Meloni». Lo dice, nel corso di una intervista con l’AdnKronos, Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia e responsabile del programma. «Noi abbiamo realizzato la base del programma, le altre forze possiamo dire che lo hanno arricchito».

Fazzolari: la sinistra italiana è provinciale

«Le parole della Clinton? Mi sarei stupito del contrario. È ovvio che nessun politico in vista, di livello internazionale, prenda una posizione ostile contro quello che potrebbe diventare il premier di un paese del G7». Poi aggiunge: «La sinistra italiana è provinciale. Crede che anche in giro per il mondo i leader politici possano anteporre il proprio orticello alle dinamiche tra gli Stati. C’è una buona possibilità che Giorgia Meloni diventi premier di una delle principali potenze del mondo. Non c’è motivo che Clinton e gli altri premier del mondo si schierino pregiudizialmente contro lei e FdI, sarebbe una sciocchezza».

Che significa avere il primo premier donna

«Poi ha detto anche che un premier donna sarebbe una novità positiva», dice ancora Fazzolari. «Avere il primo premier donna sarebbe infatti infrangere una barriera all’interno del sistema italiano. Una cosa, questa, che favorirebbe tutte le donne italiane e avrebbe rilievo internazionale, rafforzando una tendenza anche europea, verso una totale parità tra uomo e donna».

La posizione occidentale di Fratelli d’Italia

«Già nel programma del 2018 la posizione occidentale del partito è chiara come quella di oggi, sempre per un posizionamento occidentale, parte di quelle alleanze, nel 2018 eravamo gli unici ad aver scritto di voler rispettare i parametri della difesa, in linea con quelli dei paesi occidentali. Quindi, «non è affatto una svolta dell’ultima ora». Anzi: «La posizione di Fratelli d’Italia era questa sin dagli albori». Ma ora «c’è una sfida epocale, la guerra in Ucraina e ci poteva essere la tentazione di cavalcare i dubbi, alla ricerca di facile consenso noi abbiamo dimostrato una grande serietà, che ha rafforzato ulteriormente l’immagine di Meloni a livello internazionale».

Fazzolari, le sanzioni e la guerra in Ucraina

La linea del governo a guida Meloni non avrà esitazioni, sarà coerente e concordata con quella degli alleati occidentali. E le iniziative di Matteo Salvini, che è critico sulle sanzioni «non potranno essere una linea di governo». Fazzolari,assicura che un eventuale governo con a capo la leader del partito, Giorgia Meloni, non avrà esitazioni, restando saldamente ancorato alle politiche occidentali. A partire dalla questione della guerra in Ucraina: «Per Meloni – sottolinea intervistato dall’AdnKronos – l’Italia non può essere l’anello debole della compattezza occidentale. Con in governo Meloni, non sarà il ventre molle dell’Occidente».

Le decisioni vanno concordate

«Decisioni come il sostegno all’Ucraina, l’invio di armi e le sanzioni, devono essere concordate con i partner occidentale, e l’Italia deve mantenere la compatezza dell’alleanza». Quindi le posizioni di Salvini restano marginali: «È inimmaginabile – sottolinea – che un governo sulla questione Ucraina segua una linea diversa da quella dei partner occidentali». Salvini vuole ripensare le sanzioni? «È un auspicio da parte del leader della Lega, ma non potrà essere una linea di governo», conclude l’esponente di FdI.

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